Trema il mondo degli arbitri della serie A. Non bastavano le accuse (infondate) da parte degli utenti social su presunti favoritismi, adesso il danno è stato fatto davvero e la questione appare abbastanza grave. L’inchiesta infatti si basa sui rimborsi spese e delle trasferte sarebbero stati gonfiati a dismisura. La Procura Figc aveva aperto un’indagine sulle presunte incongruenze a maggio ed è così che sono già partite le prime sanzioni.
Federico La Penna e Fabrizio Pasqua sono stati duramente colpiti e sospesi in via cautelare rispettivamente fino al 9 luglio 2022 e il 9 ottobre 2022. Una sanzione che pregiudicherà la loro carriera in quanto, se venisse confermata nei gradi di giudizio successivi, sancirà lo stop definitivo alla loro attività. Le norme di funzionamento degli Organi Tecnici prevedono infatti che il ruolo degli associati non può essere mantenuto se nei dieci anni precedenti sono state applicate pene superiori a un anno. Sebbene i fatti contestati sarebbero meno gravi, ma comunque sufficienti a un intervento dell’Aia sono assolutamente più mediaticamente ridondanti le sospensioni ai danni dei più esperti Piero Giacomelli e Davide Massa, quest’ultimo arbitro dell’ultima finale di Coppa Italia e riserva a Euro2020.
A scatenare poi ulteriori polemiche sono state le improvvise dimissioni dell’esperto Gianpaolo Calvarese. Dopo ben tredici anni e oltre 155 gare di Serie A dirette, il fischietto della sezione di Teramo alla soglia dei 45 anni aveva raggiunto i limiti di età. A causa del Covid, gli era stata concessa una deroga che gli avrebbe consentito un’altra stagione tra i campi. Insomma, era tutto pronto. La decisione “irrevocabile”, arrivata poco dopo lo scandalo-rimborsi, è così arrivata ufficialmente per motivi personali. Come è noto da tempo, Gianpaolo Calvarese possiede un’azienda che produce integratori alimentari a uso sportivo e che, proprio per il suo ruolo di arbitro, non ha mai potuto proporre a società di Serie B e di Serie A.
Il recente accostamento a un possibile interesse nel rilevare la società del Teramo, in serie C, ha fatto così da apripista alle dimissioni dell’ormai ex arbitro. È così che verrà ricordato per la sua ultima partita. Quel tanto discusso Juventus-Inter valido per la penultima giornata del campionato della scorsa stagione che ha suscitato non poche polemiche. Adesso resta il fatto che il designatore ufficiale della serie A Gianluca Rocchi si troverà a poche settimane dall’inizio del campionato con un organico ridotto (da 51 a 48) senza alcune pedine fondamentali come i già citati. La vera impresa sarà però quella di non compromettere la visione del mondo arbitrale da parte degli spettatori che, parliamoci chiaro, non è che sia proprio ben visto.