Che il motomondiale non sia esattamente come viene trasmesso in televisione non è certo una novità. In mezzo, specialmente nelle categorie d’accesso, ci sono famiglie che si indebitano per un sogno, team con l’unico obiettivo di far quadrare i conti e pochissimo tempo per farcela, sempre. C’è, in breve, un enorme giro di soldi con persone normali a doverlo gestire. Ecco perché resta difficile credere che i piloti siano diventati tutti amici in un attimo. Il filmato pubblicato dall’ex pilota britannico Steve Brogan su Twitter, tuttavia, va ben oltre la cattiveria agonistica a cui ci eravamo abituati in passato. Il video, pubblicato soltanto in queste ore, è stato girato nel 2019, quando Tom Booth-Amos correva nella Moto3 con la KTM del Team CIP - Green Power assieme a Darryn Binder.
Booth-Amos torna nel box dopo aver rilasciato dure dichiarazioni alla stampa sulle prestazioni della moto e viene travolto di botte e insulti: “Testa di ca**o, hai finito di guidare sta moto, mai più!”, si sente nel video. Nel frattempo calci, pugni e spintoni, con il gazebo del team che trema per le botte. Tom Booth-Amos, che oggi corre nella Supersport, ha spiegato che il team gli aveva intimato di non parlarne per nessun motivo, pare però che a riportare l'attenzione sull'episodio sia stato l'ex pilota della MotoGP Bradley Smith durante il ritrovo annuale a Goodwood. Chi invece dovrà parlarne per forza, a questo punto, sono i francesi del Team CIP - Green Power, che ad oggi schierano Joel Kelso e Kaito Toba in Moto3.