La Formula 1 è diventata troppo spettacolarizzata? Si va a caccia della novità e di un rinnovo quasi coatto su tutti i fronti? Forse non lo pensano tutti, ma Max Verstappen sì. Tanto da arrivare a dire: “Spero che non ci siano troppi cambiamenti, altrimenti non resterò qui a lungo”. Il campione ha storto il naso in più di un’occasione e sembra non apprezzare questa nuova F1 fatta di Saint race (sei all’anno) e che potrebbe rinunciare a Spa e Monza. Una semplice boutade dell’attuale campione del mondo in carico? O dietro queste parole si cela una reale intenzione. Forse non dovremmo sottovalutare le aspre critiche che Verstappen ha mosso alla nuova strada che si sta aprendo davanti alla F1. “Il Il weekend diventa molto intenso e noi facciamo già molte gare. Capisco che vogliano rendere ogni giorno emozionante, ma dovrebbero ridurre il fine settimana, limitarsi alle qualifiche e alle gare del sabato e della domenica, rendendo questi due giorni emozionanti. Ci stiamo avviando verso stagioni in cui a un certo punto si disputano 24 o 25 gare: se iniziamo ad aggiungere sempre più appuntamenti, per me non ne vale la pena. Non mi piace”.
A questo proposito è intervenuto Damon Hill, che ottenne il titolo ora di Verstappen nel 1996. Il campione britannico non solo ha condiviso l’opinione del collega più giovane: “Penso che Max non voglia sprecare il suo tempo in cose superflue che in realtà sono state inventate solo per dare delle novità”; ma è convinto che lo sport debba ancora essere, prima di ogni altra cosa, un divertimento per chi lo fa. E forse non è più così per Verstappen: “Posso immaginare che lo dica solo perché pensa di correre in F1 solo per vincere i gran premi, perché non vuole fare una gara di scarso valore, che non fa curriculum. La gente ti chiederà quanti gran premi hai vinto, non quante Sprint ti sei portato a casa. La minaccia di ritiro di Max è molto insolita, è stata strana da sentire. Dovrebbe smettere ora, davvero. A volte penso che non si stia divertendo. Penso che si debba amare ciò che si fa, altrimenti è una fatica”.