Max Verstappen non ha paura. Di questo è convinto il campione del mondo di Formula 1 del 1997 Jacques Villeneuve, che ha recentemente esaltato il grande valore del pilota olandese al centro di questa nuova generazione della massima serie. Il campione di casa Red Bull, vincente anche a Monza, ha battuto il record delle nove vittorie consecutive di Sebastian Vettel, portando a casa il decimo successo e posizionandosi al primo posto dell'ennesima classifica.
E' una stagione da record la sua, una carriera destinata a regalare ancora tante, tantissime, emozioni: a soli 26 anni infatti Verstappen corre in solitaria verso il terzo titolo mondiale mentre alle sue spalle il vuoto è sempre più evidente. Quello con gli avversari, lontanissimi quest'anno da una Red Bull che nel 2023 ha vinto tutte le gare disputate fino a questo momento, e il vuoto del suo compagno di squadra Sergio Perez, schiacciato dal confronto con l'olandese.
Un momento perfetto per Max che si porta dietro anche tante critiche, comprese quelle di chi lo reputa responsabile di aver reso noiosa la Formula 1. Su questo punto non è d'accordo Jacques Villeneuve che, durante un evento Heineken a Zandvoort, ha fatto un confronto con il dominio Mercedes degli ultimi anni: "Una volta a vincere c’era Lewis Hamilton e la Mercedes e nessuno si lamentava. Perché non si lamentavano delle vittorie di Lewis, ma ora lo fanno per Max? Non capisco".
Il pilota ha poi proseguito spiegando quanto la Red Bull in questo momento non sia interessata a mettere al fianco di Verstappen un pilota particolarmente competitivo, qualcuno che possa dare fastidio all'olandese senza motivo: "Alla Red Bull non importa del secondo pilota, hanno Max. Lui può vincere e loro sono davanti. Stanno ottenendo quel che vogliono anche a livello di immagine. Perché mai dovrebbero ingaggiare un giovane che vuole dimostrare di essere il nuovo campione del mondo e causare problemi?".
La visione della Red Bull però non troverebbe d'accordo Max Verstappen che, secondo Villeneuve, per indole personale sarebbe interessato a una sfida "ad armi pari" con un grande rivale come Lewis Hamilton: "Penso che Max probabilmente avrebbe voluto Hamilton al suo fianco, per dimostrare al mondo di poterlo battere. Ma non sono sicuro che questo desiderio abbia incontrato la volontà della Red Bull".