Johann Zarco in Honda è la notizia di questo fine settimana. Era nell’aria da tempo, ma dopo la bandiera a scacchi del GP d’Austria è arrivato pure l’annuncio ufficiale da parte di Pramac, che ha fatto sapere che l’avventura del francese in sella alla Desmosedici della squadra italiana finirà al termine di questa stagione. Come già riportato, per Zarco si spalancano le porte della Honda, su sponda LCR, anche se la firma sul contratto ancora non c’è.
“Sono consapevole – ha però detto il francese, parlando già da pilota Honda e lasciato intendere che ormai è solo questione di formalità – che per me sarà una grande sfida. Lascio la Ducati dopo 4 anni straordinari, ma Honda mi offre una prospettiva più lunga”. L’accordo stretto dal manager del francese, infatti, prevede due anni di contratto, per un milione e mezzo di Euro di ingaggio, con una opzione anche per una terza stagione. Ducati, invece, gli offriva il rinnovo per un solo anno. E’ chiaro che lo sforzo fatto da Honda, al di là delle effettive possibilità che avrà Zarco di vincere un titolo mondiale, è un investimento sul gran lavoro di sviluppo che in HRC dovranno portare avanti sin dai test di Valencia. Con Zarco che, dall’alto della sua lunghissima esperienza, è il pilota perfetto in questo momento per HRC, anche perché potrà portare nel box di Lucio Cecchinello anche qualche segreto della Desmosedici da “spifferare” agli ingegneri giapponesi.
La sfida che ha raccolto, è bene ammetterlo, è grossa davvero. Perché la situazione in casa Honda è quella che è e perché in HRC, ad esclusione di Marc Marquez, sembrano tritare i piloti con estrema facilità. Chi ne sa qualcosa è Alex Marquez, che proprio ieri in sala stampa, alla domanda sul percorso inverso di Zarco rispetto a quello che ha fatto lui, è stato lapidario: good look! Un “buona fortuna” detto con un sorriso maliziosissimo stampato in faccia, quasi a lasciar intendere che lasciare una Desmosedici per una RC213V è una scelta quasi suicida. “Lo dico con tutto il rispetto – ha poi aggiunto il piccolo dei fratelli di Cervera – è una sua decisione, ma cazzo! Fare un cambiamento così è rischioso, perché tanto non sai mai come andrà l’anno dopo, sicuramente avrà buoni materiali. Vedremo se e come Honda cambierà la situazione”
Chi, per ovvie ragioni, ha provato a essere più diplomatico, è stato invece suo fratello Marc Marquez. “Chiunque – ha detto l’otto volte campione del mondo - è il benvenuto in Honda, soprattutto un pilota di talento e esperienza come Johann Zarco. E’ un pilota che va forte con la Ducati. Oggi come è arrivato? Ah, è arrivato dietro di me! Anche Rins e Mir erano piloti forti con la Suzuki, ma oggi stanno facendo fatica”.