Da lui non te l’aspetti. Andrea Dovizioso per hanno ha restituito (pur senza esserlo) l’immagine di quello freddo, ragionatore, e che riesce a restare sempre un po’ distaccato rispetto a tutto quello che gli succede intorno. Solo una volta, nella sua carriera, s’è vista l’anima vera di un ragazzo che, invece, le lacrime le ha e è stato quando, nel 2011, ha dovuto dire addio a Marco Simoncelli. Anche quando ha detto basta con le corse e si è ritirato tra gli abbracci di tutti a Misano, o quando, lo scorso anno al Mugello, il suo nome è finito sul muro delle leggende delle corse in moto, il Dovi s’è limitato a ringraziare e mostrarsi contento, senza tradire particolari emozioni.
Succede nella vita di tutti – e ancora di più nella vita di quelli che fanno i piloti di moto da corsa – però che capiti qualcosa che fa fermare a riflettere. E a Andrea Dovizioso è successo proprio in questi giorni, quando con la sua moto da cross è stato protagonista di un incidente che molti dei presenti hanno definito agghiacciante. Un botto tremendo, a cui è seguita una settimana di ospedale, dentro e fuori dalle sale operatorie. Con l’elenco dei traumi che restano fatto proprio da Dovizioso. “Mi sono rotto la clavicola destra e ho dovuto operarla perché era messa un po’ male e mi hanno dovuto mettere a posto il legamento dell’acromio e ho anche altre fratture che non sono niente di gravissimo ma che richiederanno un po’ di pazienza. Mi sono rotto due costole, ho tre apofisi vertebrali, una piccola crepa nello sterno, ho fatto arrabbiare il nervo del ginocchio sinistro e ho avuto una piccola paresi del piede che è già passata. Mi sono rotto anche il polso sinistro, ma la frattura è composta e ho una piccola frattura dell’acetabolo del bacino e dovrò darle del lei perché dovrò usare la carrozzina per qualche settimana”.
Lista lunghissima, ma niente che non passerà in fretta. Come passerà sicuramente anche il senso di essersela vista ancora una volta veramente brutta, prima di tornare a dare gas con le moto, che sono e restano la passione di una vita. Una lista che, però, metterà il Dovi anche nelle condizioni di avere molto tempo libero e, come ha detto lui stesso, “di pensare”. “Io credo – dice ancora nel video pubblicato sui suoi profili social – che quando succedono queste cose ci si ritrovi nella condizione di avere un focus più chiaro per capire di che cosa vuoi vivere e che cosa vuoi fare. Adesso che ho tanto tempo per pensare sto processando, ma credo che si potrà prendere del positivo anche da questo. E voglio ringraziare le tante persone che ho intorno a me, mi ritengo davvero molto fortunato”.
I familiari, gli amici di una vita, i collaboratori, i medici che si sono occupati di lui e, non ultimi, i tantissimi appassionati e tifosi che in questi giorni gli hanno ribadito d’essere tra i piloti in assoluto più amati della storia recente delle corse in moto. “E’ stata una settimana tosta a Firenze prima e poi all’ospedale di Sassuolo, ma tutti mi hanno fatto sentire come a casa – ha aggiunto il Dovi – Adesso ci rimettiamo a posto e si riparte”. Un lungo videomessaggio, quello del Dovi, in cui quindi c’è una promessa a cui, poi, sono seguiti anche i fatti, visto che il pilota di Forlì proprio in queste ore s’è sottoposto a una visita per controllare il decorso post operatorio e stabilire il percorso di recupero da fare. Con il Dovi che, manco a dirlo, è già tornato – per come può e come si può – anche a allenarsi.