Marco Melandri lo dice da sempre: il pilota di una squadra satellite non vincerà un titolo mondiale nella MotoGP attuale contro il pilota di una squadra ufficiale. E l’ha ripetuto anche nell’intervista concessa in queste ore ai colleghi spagnoli di Motosan, uscendosene con una affermazione che da una parte fa sorridere e pensare ai soliti complottismi, ma dall’altra fa pure riflettere: “Ducati vende moto rosse, non si può pensare che vinca con moto azzurre”. Il riferimento, è chiaro, è a Marc Marquez. Ma in qualche modo anche a Jorge Martin. “Martin – aggiunge ancora Melandri – guida una moto identica a quelle del Team Lenovo, eppure sta facendo di tutto per andare comunque in una squadra ufficiale. Evidentemente è perché è ben consapevole che le differenze ci sono e sono sostanziali. Credo che anche Marc Marquez, adesso che è in Gresini, capirà. Lui non ha mai guidato una moto privata e adesso vede le differenze”.
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Differenze che, però, non gli vietano di essere comunque molto competitivo, con Marco Melandri che vede in Marc Marquez “l’unico capace di andare forte con la Desmosedici 2023. La 2024 è migliorata notevolmente e le difficoltà che gli altri che guidano una 2023 stanno trovando è segno che quella moto, nonostante abbia vinto il titolo con Pecco, è complicata da mettere a punto”. Marc Marquez, comunque, sembra riuscirci e il fatto che a Austin sia caduto mentre era primo non deve ingannare: “vincerà delle gare”. Per il titolo, però, in pole position, almeno secondo Melandri, c’è sempre e comunque Pecco Bagnaia. Anche perché l’ex pilota di MotoGP e Superbike tira in ballo altri interessi: “Jorge Martín e Marc Marquez sono atleti Red Bull, non credo che la Ducati permetterà ai piloti Red Bull di vincere, loro sono sponsorizzati Monster, anche nel motocross. Questo è quello che penso”.
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Un argomento, questo, che potrebbe lasciare il tempo che trova sul piano del vincere o non vincere. Ma che potrebbe invece contare sulle questioni di mercato, visto che Ducati dovrà scegliere chi affiancare a Pecco Bagnaia per le prossime due stagioni. Con buona pace di Marc Marquez, che secondo Melandri, comunque, non farà di certo fatica a trovare una squadra: “Io ero convinto già lo scorso anno che andasse in KTM, non so perché non sia successo. Non so se resterà in Gresini, ma non credo che andrà nella Ducati ufficiale: quando hai un pilota che sta vincendo come Pecco, devi trovare il modo di mantenerlo calmo, trovare un buon equilibrio, ma senza mettergli troppa pressione. Márquez, invece, è uno che se può vincere non gli interessa di niente e nessuno”.
Qualcosa che si è ben visto nel passato di Marc Marquez, tanto che Marco Melandri adesso si dice anche convinto che sarà molto più facile che l’otto volte campione del mondo e il suo acerrimo nemico Valentino Rossi arrivino a darsi la mano e mettersi definitivamente alle spalle la rivalità che ha segnato la storia recente della MotoGP. “Quando smetti di gareggiare è più facile seppellire l’ascia di guerra – ha concluso l’italiano – Penso che si riappacificheranno con il tempo. Non è facile, ma quando gareggi hai lo stesso obiettivo, quindi se sei un campione devi pensare solo a te stesso. Una volta che smetti di competere, inizi a goderti di più la vita e forse puoi ridere o sorridere per qualcosa che prima ti faceva arrabbiare. Quindi può succedere, di sicuro, che anche Valentino Rossi e Marc Marquez tornino a darsi la mano”.
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