Ogni anno si dedica a un progetto. Loris Capirossi gira il mondo al seguito del Circus nel suo nuovo ruolo di responsabile per la sicurezza dei circuiti, dopo averlo fatto fin da quando era ragazzino come pilota, diventando anche il campione del mondo più giovane della storia. Solo che senza l’odore di benzina fin dentro la testa e senza il suono dei motori che girano altissimi nelle orecchie non ci sa stare e anche quando ha un minimo di tempo libero è esattamente alla passione di una vita che si dedica. Auto d’epoca? Sì. Vespa Piaggio modificata al limite dell’inverosimile? Pure. Supercar prodotta in pochissimi esemplari e sotto la sua supervisione? Anche. E poi moto: quelle con cui ha vinto in tutte le categorie del motomondiale e praticamente in ogni epoca e quelle che usa tutti i giorni tra la sua residenza di Montecarlo e i ritorni in quella Romagna che lo ha visto diventare, appunto, Loris Capirossi. L’unica costante di ogni progetto? Mescolarci un pezzetto della sua storia.
Lo ha fatto anche questa volta, arrivando, però, a superarsi. E, probabilmente, a mettersi sotto l’albero il regalo di Natale che più o meno chiunque tra i nati alla fine degli Anni ’70 e all’inizio degli Anni ’80 vorrebbe ritrovarsi a sfiocchettare. Sì, perché l’Aprilia RS250 che è stata il sogno di tutti proprio negli anni in cui Capirossi e non solo la portavano sul tetto del mondo, adesso ha anche una versione moderna. Con tanto di ali in stile MotoGP. E in barba a quelle norme sulle emissioni che ci hanno definitivamente negato sia sul mercato che sui circuiti i due tempi e quella musica meravigliosa che fanno.
“Si chiama RSV2 GP, è una riedizione del mitico 250cc due tempi bicilindrico” – racconta Capirossi nel video che ha pubblicato proprio in queste ore su Instagram. Un video da vedere con il volume rigorosamente a cannone, in religiosa adorazione. Perché ok che l’estetica della nuova moto nata nel “garage Capirossi” è fantastica, con tanto di codone moderno e linee che richiamano le moto da corsa di adesso rispetto a quelle del passato, oltre che una scelta di colori pazzesca. Però a catalizzare è il suono che esce da quell’inconfondibile doppio scarico lì: piccolo e ignorantissimo. Capirossi per la sua RSV2 GP ha scelto un telaio sempre Aprilia, ma di una RS125 e poi gli ha messo il cuore della mitica RS250 di una volta.
Caro Loris, adesso resta solo una cosa da fare: portare a Noale il tuo giocattolo di Natale. Perché in Aprilia, con la passione che ha Massimo Rivola e l’anima racing di tutti quelli che lavorano lì, potrebbe scattare la molla per farla davvero, magari in edizione super limitata e per pochi fortunati che potranno permettersela per qualche turno in pista ogni tanto. Ma già l’idea di sapere che potrebbe trovarsene in giro qualcuna in più di una sola sarebbe un gran bel regalo di Natale pure per tutti noi.