I ragazzi di Gipsy Tales, gli stessi che hanno prodotto l’intervista più bella degli ultimi tempi al fenomeno Australiano, hanno invitato Casey Stoner a girare in pista con loro con la moto da cross. Hanno preso dei guanti, dei calzini e hanno caricato tutto sul furgone assieme ad una palla da rugby della VB, la birra che si beve in Victoria.
Casey prepara la moto, una Honda CRF 450 R, e lo fa da solo, come se non avesse mai avuto i gravi problemi di salute riscontrati negli ultimi anni. È di buon umore, scherza con i ragazzi lontanissimo dalle espressioni cupe che aveva in MotoGP. Arrivano all’ “Old Moto Park”, sistemano le moto, mettono benzina. Casey li prende in giro perché non usano protezioni rigide per correre, ci va giù abbastanza pesante con un sorriso in faccia. Se la ridono. La pista è molto fangosa, la musica (scelta con cura rinunciando alla monetizzazione) è un tappeto di velluto. Soprattutto però, Casey Stoner è ancora un raro spettacolo da vedere in moto: guida preciso, con dolcezza, la sua Honda si muove tanto ma lui la tiene a bada con una naturalezza spaventosa. Si diverte come farebbe con gli amici, senza pensare a telecamere o tempi sul giro: è finalmente sé stesso.
Potrebbe andare più forte e fare di più, anche considerando che prima di passare alla velocità Casey ha vinto qualcosa come 50 campionati nazionali nel dirt track, che non è esattamente motocross ma sempre di sterrato si parla. Invece Gipsy Tales ha voluto fare una cosa diversa, un Vlog con un ritmo rilassato, finendo per restituirci uno Stoner così naturale e a suo agio che non si vedeva da tempo. E che vorremmo rivedere più spesso.