Si ferma la Formula 1 ma non il suo spettacolo e i suoi piloti, perché ad Austin e a Maranello sono stati giorni speciali. Da un lato la McLaren, in pista tra i curvoni del COTA per un test TPC con Lando Norris (ma non solo) al volante della MCL60, dall’altra Ferrari, che a Fiorano invece ha messo Lewis Hamilton e Charles Leclerc su una F80 per una serie di giri da panico tra i sorrisi, il godimento e anche qualche brivido dei suoi stessi piloti.

In America il protagonista però non è stato solo Lando, che si è calato nell’abitacolo della vettura che gli aveva permesso di tornare a lottare per il podio nel 2023, l’unico capace di impensierire un Max Verstappen dominante, perché insieme a lui c’era una star che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha avuto modo di vivere il circus da vero privilegiato: è Brad Pitt, che dopo due anni passati a spingere sulla vettura base F2 utilizzata per le riprese del film “F1” si è concesso il lusso di guidarla per davvero una monoposto della massima serie. Pilota McLaren per un giorno con tanto di tuta papaya e iniziali “BP” impresse laddove solitamente c’è scritto “LN” o “OP”, per una giornata memorabile in perfetto stile hollywoodiano. “It’s a Sonny day in Austin” ha scritto il team di Woking sui propri social, rimandando al nome utilizzato da Brad nel film realizzato e che sarà disponibile in Europa a partire dal prossimo 25 giugno in cui interpreta il personaggio di Sonny Hayes, veterano delle corse che torna nel circus per fare da mentore a un talento in rampa di lancio, Joshua Pearce. Non resta che aspettare, per il film e per qualche immagine del test, curiosi di capire come se l’è cavata al volante di una vera F1 dopo aver spoilerato che, per prepararsi al meglio per la realizzazione del film, insieme a Damson Idris ha percorso più di 9000 km nei circuiti di mezzo mondo.

Nel frattempo, però, un po’ di cinema lo ha fatto anche la Ferrari, che per un attimo ha dimenticato le difficoltà legate alla pista e ha concesso a Charles Leclerc e Lewis Hamilton la possibilità di portare a limite la F80, uno degli ultimi gioielli ideati a Maranello, tra le curve di Fiorano. Qualche giro a testa mentre l’altro è seduto sul sedile del passeggero e, neanche a dirlo, entrambi hanno spinto, un classico da pilota di Formula 1. “È figo” afferma Hamilton con un’espressione di stupore che parla da sé, poi aggiungendo: “Santo Dio” nel rispondere al “È veloce” di Charles Leclerc, il primo a mettersi al volante della nuova supercar del Cavallino. E sempre Sir Lewis sogna già di averlo in garage quel gioiello: “Wow. Uno di questi giorni ne ordinerò una”. Dopo qualche giro da passeggero però, ecco che tocca a lui prenderne il volante e questa volta è Leclerc a soffrire: “Odio fare il passeggero. Lo odio, lo odio”, mentre l’inglese continua a stupirsi della velocità della F80: “È veloce. È la vettura da strada più veloce che io abbia mai guidato”. Poi, tornati nel mitico box di Fiorano, tra un commento e l’altro con gli uomini Ferrari Leclerc è chiaro: “Io ho cercato di essere gentile, mentre tu sei andato a tutto gas”, guardando Hamilton e sorridendo.
Una pausa dal lavoro, quella che ogni appassionato sognerebbe di avere anche solo per una volta nella vita. Si sono concessi un po’ di divertimento prima di tornare al volante della SF-25, che proprio in questi giorni sta girando a Fiorano per testare le gomme da bagnato che debutteranno nella prossima stagione. Per tornare a correre c’è da aspettare invece il prossimo fine settimana, al Red Bull Ring di Spielberg, tappa importante per il Mondiale della Rossa perché proprio in Austria dovrebbero arrivare i primi grandi upgrades della stagione. E chissà che, con una vettura più competitiva di quella vista finora, anche l’ombra della crisi di cui si è parlato fin dal Media Day del Canada possa essere spazzata.
