Questa volta Ultima Generazione ha deciso di prendersela con il motorsport, bloccando - in segno di protesta per la crisi climatica che sta colpendo il nostro pianeta - la partenza dell'E-Prix di Berlino di domenica. Un rischio enorme quello preso da alcuni membri del collettivo ambientalista Letzte Generation che, mentre le monoposto stavano prendendo posizione nelle piazzole prima del via del GP, hanno scavalcato le transenne fino ad invadere le pista e sedersi tra le vetture, rendendo così inevitabilmente impossibile partire con la gara.
Partenza ritardata e disagi per spettatori e media che hanno dovuto attendere che la polizia sgomberasse la pista dai giovani ambientalisti. Solo una volta messo in sicurezza il tracciato dell’ex aeroporto di Tempelhof.
Il brutto episodio ha spaventato i piloti, chiaramente turbati nel post gara. Tra questi, in conferenza stampa, Jean-Eric Vergne ha messo in evidenza il rischio preso: "Se fosse accaduto appena qualche minuto più tardi, sarebbe stato davvero molto pericoloso. Quanto accaduto è incomprensibile, nel mezzo di una gara di auto elettriche".
Pericolo non solo per gli attivisti quindi ma anche per tutti i piloti coinvolti che, se fossero già partiti, nel tentativo di schivare le persone in pista avrebbero sicuramente provocato incidenti con le altre vetture, in un teatro di enorme pericolo. A rendere ancora più incomprensibile la protesta è proprio lo spirito green dell'evento, che da anni si concentra su un futuro elettrico per il motorsport.
Letzte Generation ha poi rivendicato sui social la protesta, scrivendo: "Gara automobilistica interrotta – Siamo in Autodromo per dare l’allarme. È il momento di rallentare. Siamo sull’autostrada dell’inferno climatico con il piede pigiato sull’acceleratore".