Che il weekend del Gran Premio del Messico fosse particolarmente preoccupante, per team e piloti, dal punto di vista organizzativo e di sicurezza non era certo un segreto: Helmut Marko all'inizio della settimana aveva infatti annunciato misure protettive straordinarie per il campione del mondo in carica, Max Verstappen, accompagnato da due bodyguard nel corso del weekend per evitare problemi con i fans più accaniti del suo compagno di squadra, l'idolo di casa Sergio Perez. Verstappen però non è stato l'unico pilota ad essere avvistato con guardie del corpo dentro e fuori dal paddock, misure straordinarie rese necessarie dalla presenta di molti tifosi eccessivamente insistenti che - già dallo scorso anno - avevano assaltato i protagonisti della griglia in modo preoccupante.
Questo "calore" messicano da parte degli appassionati però ha preso una piega particolarmente negativa nel corso della domenica di gara quando, a causa di un incidente al via con Charles Leclerc, Sergio Perez è stato costretto al ritiro. Nonostante si trattasse di un incidente di gara, con colpe indirizzate dalla parte del messicano che ha ammesso l'errore in partenza nelle interviste post gara, il pubblico presente ha accusato Leclerc dell'incidente. Per questo motivo il pilota della Ferrari è stato ferocemente fischiato al suo arrivo e durante le interviste post gara, dove ha cercato invano di spiegare la sua posizione.
Ma non è tutto: l'evento più preoccupante si è infatti consumato sugli spalti dell'autodromo. Un video registrato da un tifoso e pubblicato online, dove è diventato immediatamente virale, mostra infatti un tifoso aggredire alcuni uomini con casacche Ferrari, in una vera e propria rissa sedata da altri tifosi presenti. Come riportato dal giornalista Chris Medland il tifoso responsabile della rissa sarebbe stato poi allontanato dal circuito e avrebbe ricevuto un divieto a vita di presentarsi di nuovo a una gara di Formula 1.