Valenti Rossi sorride, stappa la bottiglia sul podio e si presta alla classica annaffiata insieme ai compagni della WRT Dries Vanthoor e Nick Yelloly. La BMW M4 GT3 con il 46 sul cofano ha chiuso al secondo posto la 12 ore del Golfo, in mezzo alle Mercedes di Mikael Grenier, Luca Stolz e Maro Engel e di Fabian Schiller, Maximilian Götz e Jules Gounon. Un gran bel risultato per la leggenda del motociclismo e per l’intero equipaggio BMW. Ma anche un risultato che avrebbe potuto essere migliore se non fosse stato per un problema tecnico con cui Rossi e gli altri hanno dovuto fare i conti proprio quando si trovavano in testa alla gara.
La pedaliera dell’auto, infatti, ha subito un guasto, costringendo a una riparazione di fortuna durante un pit stop. A questo s’è aggiunta anche una penalità di 5 secondi per aver superato il limite della pista e, se si considera che sul traguardo il distacco dai primi è stato di soli 12 secondi, diventa facile anche comprendere il sorriso a metà mostrato dai tre di BMW. “Nel complesso è stato un ottimo weekend – ha detto Valentino ai giornalisti presenti nella sala stampa del tracciato di Abu Dabhi– siamo arrivati a Yas Marina con l'obiettivo di salire sul podio e ci siamo riusciti, ma c'è rammarico per l'inconveniente ai box che ci è costato circa 14 secondi. Visto il distacco finale dai primi classificati, meno di 13 secondi, senza quel problema avremmo lottato sicuramente per la vittoria".
Solito spirito, quindi, di quando correva con le moto: ok il buon risultato, ma è sempre più in alto che bisogna guardare. Lo farà anche l’anno prossimo, visto che questa 12 Ore del Golfo è stata l’ultima gara ufficiale di stagione, quando dovrà cimentarsi in un campionato ancora più difficile. Riuscendo anche a realizzare un altro dei sogni che coltivava fin da ragazzino: la 24 Ore di le Mans.
“Nel 2024 continuerò a correre con la M4 del Team WRT –ha recentemente raccontato Valentino proprio a MOW – correremo anche nel WEC e quindi sarò al via della 24 Ore di Le Mans. Sarà una gara unica, perchè ha da sempre un fascino incredibile. Come pilota d’auto, comunque, ho ancora molto da imparare perché le GT non sono facili da guidare, sono molto pesanti e davvero particolari. Ho bisogno di altra esperienza e spero che il prossimo anno, soprattutto a Le Mans, possa arrivare qualche altra soddisfazione”.