Marc Marquez chiude il GP di San Marino con un quarto posto che profuma di successo. L’8 volte iridato, che scattava 7° in griglia, ha corso una gara intelligente risparmiando gomme ed energia nella prima metà della corsa, per poi farsi trovare pronto sul finale: “Sono felice di come sia andata la gara, ho finito in una posizione migliore rispetto a quanto mi aspettassi - ha spiegato lo spagnolo - il mio pronostico era una quinta o sesta posizione, quindi non posso che essere felice. Il quarto posto di Misano significa di più del secondo posto ad Aragon”.
Ritrovarsi competitivo in un circuito difficile - e non tra le mura di Alcaniz, dove ha sempre dominato - per Marc è un ulteriore passo sulla via del recupero, anche considerando che il venerdì a Misano ha disputato con tutte le probabilità il peggior turno della stagione.
Il lavoro più importante però, specialmente in ottica 2022, Marc Marquez lo comincia oggi assieme agli altri piloti, scendendo in pista per due giorni di test finalizzati allo sviluppo. Il materiale a disposizione, stavolta, è moltissimo: le case, dopo un anno senza poter lavorare sui motori, possono tronare a cercare modifiche più strutturali: “Durante la stagione testiamo molte cose, ma dal GP dell'Austria ci siamo concentrati soprattutto sul mio stile di guida senza lavorare troppo sulla moto, di sicuro vorrei che la Honda riuscisse a uscire dalle curve con maggiore accelerazione - il desiderio di Marc - se l'uscita dalla curva è buona, lo è anche l'accelerazione, freni meglio e non sforzi l'avantreno rischiando di cadere. Abbiamo bisogno di capire come i piloti Ducati riescano in questo, quando ero dietro a Bastianini lui frenava come un animale, fermava la moto e ripartiva, uscendo dalle curve come un missile. La Yamaha ha uno stile completamente diverso, ma penso che in questo momento la Ducati sia più competitiva, anche se Quartararo è il più veloce. È molto bravo.”
Per essere nelle condizioni migliori e valutare al meglio i nuovi componenti, Marc Marquez si è anche sottoposto ad una seduta piuttosto particolare con il suo fisioterapista. Non sembra essere agopuntura, né il drenaggio di un ascesso o un’infiltrazione (per la quale è sufficiente un'iniezione) ma un trattamento mirato a distendere i muscoli in vista del lavoro in circuito. Tra due settimane poi, sarà il turno del GP delle Americhe, ad Austin: per Marc sarà come tornare a casa.