“Sulla Honda avevo un dispositivo anticaduta che ora quelli di Ducati hanno copiato e messo sulla mia moto” – Marc Marquez ha scherzato così nella sala stampa di Mandalika quando gli hanno chiesto dello spettacolare salvataggio di cui s’è reso protagonista questa mattina. Era praticamente caduto, ma con una mossa che era quasi all’ordine del giorno quando guidava la Honda l’otto volte campione del mondo è riuscito a non rotolare sulla ghiaia. “E’ vero che i salvataggi che ho fatto con la Honda sono spettacolari – ha poi proseguito Marquez facendosi più serio - ma erano anche il segno che mi trovavo a disagio. I salvataggi non sono mai il segno che tutto sta andando bene. Questo è un circuito in cui cadere mi è costato caro in passato: pensavo che oggi mi sarei trovato meglio”.
Non è deluso, non è amareggiato, ma è consapevole che al GP d’Indonesia i protagonisti saranno probabilmente altri, a meno che il meteo non decida di tirare qualche scherzo. “E’ vero che i primi quattro guidano una Desmosedici GP24 – ha poi proseguito Marc Marquez – Ma è vero pure che davanti a me c’è un’altra 23, che è quella di Marco Bezzecchi. Devo sistemare il T2, è lì che soffro di più e spero domani di avvicinarmi a Martin e Bastianini che qui sembrano averne davvero di più rispetto a me”.
Enea Bastianini, in particolare, ha “soffiato” proprio a Marc Marquez anche “il video del giorno”. Se è vero, infatti, che il 93 è il protagonista di almeno due video già virali sui social dopo questo venerdì a Mandalika (il salvataggio, appunto, e il “passaggio” offerto a Bagnaia a fine turno), è altrettanto vero che la manovra da matto vero oggi l’ha fatta Enea Bastianini. Alla fine del rettilineo e prima della Uno, buttandosi in curva con il posteriore della sua Desmosedici totalmente sollevato, come racconta un altro video diventato virale in giornata.
Segno che la Bestia, dopo la vittoria di Misano, sente di avere perfettamente tra le mani la sua moto. “Sì, adesso sento che è la mia moto – ha ammesso il pilota italiano – anche nel box ora parliamo lo stesso linguaggio e ci capiamo subito e questo ci ha permesso di fare uno step importante. Sono fiducioso per la gara, anche perché questa è una pista che mi è sempre piaciuta molto e sono chiaramente contento del record fatto oggi nelle prequalifiche, anche se mi rode perché potevo fare un tempo ancora più basso se non avessi trovato Augusto Fernandez che andava piano in mezzo alla pista. L’importante, però, è essere lassù, ora vedremo di fare una buona qualifica e soprattutto una buona partenza, perché s’è visto quanto è importante stare davanti già dai primissimi giri in questa MotoGP. Il mondiale? E’ vero che i punti ancora da giocare sono tanti, ma sono tanti anche quelli di distacco da Martin e Pecco, io penso solo a fare bene, poi vedremo”.