Il sole di Portimao ha deciso di uscire allo scoperto solo nel pomeriggio, quasi intimidito dalla presenza del più forte: Toprak Razgatlioglu. Che, invece, avrà pure un dito decisamente malconcio dopo l’intervento chirurgico a cui è stato costretto, ma non ha perso la sua voglia di fare il matto neanche quando, tra social e scherzo, è andato a sbirciare le caratteristiche della nuovissima Bimota. Siparietti a parte, però, la prima giornata di test a Portimao ha avuto un inizio incerto, con una pista ancora umida per la pioggia notturna, ma quando il cielo si è schiarito le montagne russe del circuito dell’Algarve sono state letteralmente invase.
Con gli occhi di tutti, però, puntati proprio su Toprak Razgatlioglu con la sua nuova, ma col telaio vecchio, BMW M 1000 RR. "Non sono ancora al 100%, ma ogni giorno miglioro” - ha dichiarato mostrando la mano malconcia e quella tipica grinta che lo ha reso due volte campione del mondo. Il pomeriggio ha visto una vera e propria danza di tempi sul giro, con Garrett Gerloff che inizialmente ha preso il comando con un 1:44.482, poi superato dal balzo di Toprak. Ma la competizione non si è fermata lì: alle 16:00, Razgatlioglu era l'unico a scendere sotto l'1:42, con un tempo di 1:41.849. Una prestazione che ha messo in riga piloti di spicco come Nicolò Bulega su Ducati, Axel Bassani e Alex Lowes su Bimota.
L'ultima ora di test, poi, è stata un crescendo di time attack. Remy Gardner, in sella alla Yamaha, ha momentaneamente preso il comando con un 1:41.762, ma Toprak ha risposto prontamente, fissando un nuovo tempo di 1:41.179. Tutti i primi dieci piloti sotto l’1:42 minuti. Ma nel gran finale, Toprak ha ulteriormente alzato l'asticella, segnando un incredibile 1:40.650, resistendo a tutti gli attacchi. Axel Bassani, con una Bimota in ottima forma, ha sfiorato il primo posto con soli 0,029 secondi di distacco. Gardner ha terminato quarto, appena dietro Bulega, con un distacco di un solo millesimo di secondo, seguito da Jonathan Rea e Garrett Gerloff. Un finale che ha visto ogni casa costruttrice rappresentata tra i primi sette, a dimostrazione di un equilibrio competitivo che promette spettacolo per la stagione.
Oltre ai tempi sul giro, la giornata ha visto i team impegnati in prove tecniche cruciali. La Ducati di Aruba.it ha collaudato un nuovo impianto di scarico, mentre la Honda ha lavorato intensamente sulle sospensioni Öhlins, con il collaudatore Tetsuta Nagashima che ha contribuito alla messa a punto. La Yamaha, ancora in cerca della giusta velocità, attende con impazienza una nuova specifica del motore per migliorare le sue prestazioni. E BMW? Ecco, BMW ha “provato” il pilota. "L’obiettivo – ha detto proprio Toprak - è non sentire dolore e riuscire a frenare in modo efficace". Un test come una tappa fondamentale nella preparazione, con l'obiettivo dichiarato di arrivare in Australia al 90% della forma fisica. Un impegno totale, che lo vede percorrere 130 chilometri al giorno per raggiungere il fisioterapista a Istanbul, come ha raccontato lui stesso, spiegando di essere sceso in pista oggi con due guanti diversi. “Abbiamo studiato un guanto speciale – ha raccontato – per la mano infortunata. E’ più grande e mi permette movimenti senza soffrire troppo”. Sì, infortunio a parte, l’impressione è che in effetti a soffrire saranno tutti gli altri e non gli basterà un guanto.