Ci risiamo. Al centro dell'ennesimo dominio assoluto di Max Verstappen e della sua Red Bull si consuma un nuovo piccolo dramma da post gara: a Spa, proprio come a Budapest nello scorso weekend, il vero protagonista della domenica sera si è rivelato essere il trofeo del vincitore. Sul podio dell'Hungaroring infatti Lando Norris, in Ungheria, aveva fatto cadere il trofeo di Verstappen, rompendo un premio dal valore di 40.000 euro realizzato a mano in oltre sei mesi di lavoro. Un gesto, seguito da poche scuse e molte battute ironiche, che non era piaciuto a Helmut Marko, critico nei confronti del poco rispetto di Norris e di Verstappen verso un oggetto così prezioso e culturalmente importante per il paese ospitante: "Quando ci manderanno la copia - aveva detto il consulente Red Bull - spiegherò a Max il valore del trofeo".
La lezione però non sembra essere stata recepita all'interno del team perché a Spa, questa volta non sul podio ma nella foto di rito della squadra dopo la doppietta, un'imprudenza ha portato a una nuova rottura di uno dei tre trofei conquistati dalla scuderia del toro in Belgio: correndo per evitare la doccia di champagne infatti alcuni membri della squadra hanno fatto cadere il cartello che riportava il risultato di Perez proprio sopra uno dei premi, forse quello del messicano, rompendolo così in più punti.
Lo stesso Helmut Marko è riuscito a salvare gli altri, fermandosi e mettendo le mani sopra ai trofei così da impedire che le persone alle sue spalle cadessero sopra i premi. Chissà se anche questa volta, dopo il disastro del suo stesso team, il consulente della squadra avrà alcuni rimproveri da fare.