È ufficialmente iniziata quella che, nel panorama della Formula 1, viene da tempo definita la "silly season", la stagione delle tante indiscrezioni sul mercato piloti che spesso inizia pochi Gran Premi prima della pausa estiva e prosegue per tutto il mese di stop dalla massima serie in agosto. Un periodo di grande confusioni tra annunci, cambi in corsa, ritiri e arrivi, che ha trovato sicuramente il suo apice lo scorso anno, in un caos iniziato con l'annuncio del ritiro di Sebastian Vettel e proseguito a cascata con il licenziamento di Daniel Ricciardo e il battibecco Alpine-McLaren sul contratto del giovanissimo Oscar Piastri.
Un periodo che, seppur in misura minore, sta tornando anche quest'anno tra indiscrezioni, contratti ancora da firmare per la prossima stagione (primo su tutti quello di Lewis Hamilton con Mercedes) e possibili grandi passaggi di alcuni giovani piloti da una scuderia a un'altra. Per mesi, dall'inizio disastroso della stagione 2023, si è parlato delle tante richieste che sarebbero arrivate a Charles Leclerc per il dopo Ferrari, con un contratto in scadenza a fine 2024: Mercedes, Aston Martin e addirittura Red Bull, che vorrebbe un top team con due piloti di prima linea come Verstappen e Leclerc.
Ma mentre il monegasco continua a ripetere di voler restare in Ferrari, e ammette di aver iniziato a parlare con la squadra del rinnovo post 2024, il suo compagno di squadra non nasconde il fastidio per una contrattazione di rinnovo non ancora iniziata: "Mi piace sapere in anticipo che cosa farò" ha spiegato lo spagnolo a Motorsport.com, ammettendo di doversi "guardare in giro altrove" nel caso non fosse possibile proseguire il suo percorso con la rossa post 2024.
Si creano così intrecci di futuro mentre dalle stanze di Maranello emergono indiscrezioni su un Carlos Sainz per niente felice del trattamento e di un Sainz Senior, personaggio estremamente politico all'interno del paddock, molto attento ai movimenti della scuderia in queste fasi. Proprio su questo argomento è tornata di grande attualità negli ultimi giorni un'intervista rilasciata dal consulente Red Bull Helmut Marko risalente allo scorso anno in cui l'autriaco faceva emergere il "rapporto tossico" instaurato in Toro Rosso tra gli ex compagni di squadra Max Verstappen e Carlos Sainz e la vena "politica" del padre del pilota spagnolo, molto indispettito dal passaggio in Red Bull di Verstappen.
“Avevamo Sainz e Verstappen allo stesso tempo. Non c’era un clima sereno in Toro Rosso. Da un lato l’astuto politico Carlos Sainz Senior, dall’altro l’emotivo Jos Verstappen - ha spiegato Marko nell'intervista risalente allo scorso ottobre - A volte le cose si facevano complicate. Con la promozione di Max, è come se avessimo scatenato il putiferio. Papà Sainz era ovviamente offeso a morte e non capiva più niente. Internamente a volte dovevamo intraprendere azioni dure, anche se all’esterno l’ambiente sembrava sempre armonioso".
Un clima che potrebbe oggi ripresentarsi in Ferrari, se la scelta della prima guida dovesse ufficialmente ricadere su Charles Leclerc - come sembra essere intenzionato a fare Fred Vasseur - lasciando a Carlos Sainz un ruolo di seconda guida che non apprezzerebbe sicuramente.