Record della pista, pole position, sorpasso da straccio di licenza al campione del mondo nella curva più difficile di Motegi, diversi giri in testa e, poi, il pasticcio. Pedro Acosta non c’era mai andato così vicino e la disperazione nel suo box è niente rispetto alla rabbia che s’è portato addosso fino alle interviste e poi nella sala stampa di Motegi. “Ho sbagliato io – ha raccontato – ho sbagliato la linea già alla Curva Sei e poi mi sono portato dietro l’errore fino alla caduta. Una sciocchezza che mi uccide”. E’ deluso, visibilmente amareggiato, ma altrettanto visibilmente consapevole che adesso di tempi per la prima vittoria in MotoGP sono davvero maturi, visto che ha ritrovato il feeling di inizio stagione con la moto e che le Ducati non gli sembrano più così irraggiungibili. Tanto che per molti, nonostante l’errore fatto nella Sprint, Pedro Acosta potrebbe essere il vero favorito di questo GP del Giappone.
“In questo circuito – ha poi spiegato ai microfoni di Sky – ci sono punti in cui si frena forte e questo aiuta la nostra moto, ma la verità è che da quattro o cinque gare a questa parte andiamo meglio sotto tutti i punti di vista, siamo cresciuti”. Una crescita che potrebbe essere anche figlia di un cambio di atteggiamento in KTM, visto che il marchio adesso sembra aver definitivamente concentrato tutto proprio sul talento del giovane (e già due volte campione del mondo) fenomeno spagnolo. Marc Marquez, prima ancora di vedere Acosta in pole, l’ha anche detto, “si vede che è cambiato qualcosa”, e Pedro Acosta già da Mandalika non fa altro che confermarlo. “Oggi ho sbagliato io – ha rimarcato – mi stavo concentrando sui settori in cui andavo più forte, considerando invece il T3 un settore di passaggio, ma è successo quello che è successo. Anche questa è esperienza in più, anche se mi dispiace tantissimo”.
C’è, quindi, la consapevolezza che c’è mancato niente davvero e pure che domani nella gara lunga le cose potrebbero andare diversamente, anche perché si potrà contare su quella gomma media con cui Pedro Acosta è sempre riuscito a performare di più. “Di solito la Sprint non è la nostra gara – ha spiegato ancora a Sky – la domenica per noi è più facile, ma la verità è che qui nessuno ha provato davvero la gomma media, quindi vedremo che tipo di scelta fare. E’ vero anche oggi il ritmo è stato veramente molto alto”. E’ stato alto, ma lui non è rimasto indietro e, anzi, ha guadagnato la prima posizione con un gran sorpasso e riuscendo anche a mettere un discreto margine su Pecco Bagnaia prima dell’errore.
Ecco perché se da un lato è vero che oggi Pedro Acosta si dispera, dall’altro rischia di essere altrettanto vero che presto a disperarsi potrebbero essere tutti gli altri. E quel “presto” rischia d’essere molto più vicino di quanto non si possa immaginare, magari proprio a Motegi. Con tutto quello che potrebbe significare per lo stesso Acosta, per KTM, ma anche per la lotta mondiale tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia, che rischiano “un arbitro” in più proprio adesso che ritrovarsi chiunque in mezzo potrebbe costare tantissimo in termini di punti.