Come lo racconti Alessio Salucci, universalmente noto come Uccio? Per molti fa il lavoro più bello del mondo: mette i guanti a Valentino Rossi e lo guarda in tv da una seggiola insieme ad un paio di amici. Ed è vero, ma non è solo questo. Uccio si è messo i panni del confessore, dell’amico e del consigliere per un fuoriclasse assoluto dello sport. Valentino, nella serie documentario MotoGP Unlimited su Amazon Prime Video, spiega un po’ meglio l’idea: “È cresciuto con me ed è sempre stato il mio assistente, oltre che migliore amico da quando eravamo all’asilo. Quando uscivamo dall’asilo lui andava a casa mia e io a casa sua, immaginati: son passati 35 anni”.
Alla fine ha avuto ragione lui, anzi: hanno avuto ragione loro. Uccio oggi lo vedi al muretto dei box con le cuffie in testa nel ruolo di Team Director. E gli altri hanno imparato: “Anche lì ho aperto un po’ una via, perché io sono stato il primo a portarsi un suo amico. Prima c’era altra gente che dava una mano, lavorava. Io ho detto che volevo un amico. Perché se la sera, quando magari sei in Giappone, con un amico parli delle tue cose e di quello che succede a casa. Così ti annoi molto meno. Diciamo che Uccio ha inventato un lavoro, ecco. Bello però, dai!”.
Basta dare un’occhiata in giro per rendersi conto che è così. Fabio Quartararo si porta dietro Tom Maubant, Pecco Bagnaia la sorella Carola, Fabio Di Giannantonio ha un amico e così via. L'Uccio, ormai, è una professione come lo sono diventati il coach per qualcuno e lo psicologo per qualcun'altro. Per lavorare meglio in pista e trovare un po’ di leggerezza fuori.