image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

5 a 0! Troppo Psg per un’Inter umiliata mai scesa in campo. Champions che vola a Parigi senza mai aver nemmeno sfiorato Milano

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

31 maggio 2025

5 a 0! Troppo Psg per un’Inter umiliata mai scesa in campo. Champions che vola a Parigi senza mai aver nemmeno sfiorato Milano
Serata brutale per l’armata nerazzurra (irriconoscibile) di Simone Inzaghi. Inter superata nettamente, sia dal punto di vista tecnico (Doue, Dembele, Kvara, Ruiz) che tattico (mai in partita). Ora parliamo pure del futuro di Inzaghi e di una squadra in parte da rifondare, ma la finale è stata un massacro (mai un passivo così pesante in una finale di Champions) che rischia di lasciare pesanti scorie psicologiche. Ben oltre gli zero tituli…

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Cinque a zero. Una disfatta abbastanza imprevedibile, la più pesante nella storia della Coppa Campioni. Con un’Inter umiliata, mai capace di sviluppare quel gioco che, anche in virtù di qualche evento in odor di miracolo (Acerbi che fa 3-3 col Barcellona a San Siro), l’aveva portata a una meritata finale di Champions League. Una cavalcata, quella dei nerazzurri (una sola sconfitta nel torneo contro le cinque del Paris Saint-Germain), interrotta brutalmente da un PSG tutto talento ben gestito, gioventù per nulla bruciata e sincronismi perfetti che ha dominato la finale di Monaco di Baviera. Ti accorgi che la serata è da incubo puro quando lo “zio” Beppe Bergomi, in telecronaca, descrive una buona iniziativa del subentrato Zalewski con un surreale “questo ragazzo è vivo”. E gli altri? Calcisticamente a pezzi. Inter che ne prende quattro senza mai essere stata in partita. Una partita già conclusa al ventesimo, dopo l’uno-due spaccatutto firmato da Hakimi (12’) e Doue (20’).

Ma qual era la premessa alla finale tedesca?

Il PSG arriva in finale – senza Kylian Mbappé, al suo primo anno Real – con la reputazione di Premier-killer (fatte fuori, in sequenza: Liverpool, Aston Villa e Arsenal). C’è Luis Enrique a guidarli, dieci finali su dieci vinte in carriera da allenatore, uno che il triplete l’aveva già conquistato, nel 2015, con il Barcellona, quando nell’atto definitivo della Champions sconfisse la Juventus. Dall’altra parte un’Inter abbastanza simile a quella che due anni fa uscì con più di un rammarico da Istanbul (finale persa di misura, uno a zero, col Manchester City). L’Inter di Simone Inzaghi, uomo appeso a un doppio verdetto che sa di paradiso o inferno. In paradiso se riporta a casa la coppa dalle grandi orecchie, aspramente criticato (per dirla morbida) se terminasse questa stagione infinita, finora scintillante (Bayern e Barcellona eliminati sulla via di Monaco), con zero tituli. Sottofondo urlante e percussivo della sfida, il pericolo ultras di cui MOW ha profusamente parlato.

Poi arriva la realtà, violenta e senza precedenti

La realtà, letale, è quella che ha visto il PSG, a partire dallo scorso gennaio – con l’arrivo di Khvicha Kvaratskhelia (che stagione! Scudetto col Napoli e triplete coi parigini) –, cambiare vertiginosamente marcia. Così a Monaco, dopo Hakimi e Doue nel primo tempo, i secondi quarantacinque minuti sono ancora più devastanti dei primi quarantacinque per Barella, Lautaro, Acerbi e soci. Nessun interista vende cara la pelle mentre i ragazzi in blu, divinamente diretti da Luis Enrique, devastano tutto. Doue, ancora, al 63esimo. Kvara, quindi, dieci minuti dopo. Arriva anche Mayulu, all’87esimo, a rendere la pillola parigina la più amara possibile. Quindi cosa stiamo raccontando, ora, in fondo? Stiamo raccontando una strana sessione di allenamento del PSG. Che chiude la stagione con tre trofei in bacheca sgambando contro una squadra che ha disputato un torneo a tratti entusiasmante (il 4 a 3 col Barcellona a San Siro resta comunque nella storia), ma che crolla, totalmente, sul più bello. PSG nettamente più forte, ma Inter che non c’ha capito mai nulla. Non ha mai espresso il proprio gioco, non ha mai sporcato i guantoni di un Gigio Donnarumma inoperoso. E il presidente Beppe Marotta? Quattro finali perse su quattro – due con la Juventus, due con l’Inter –, una sorta di Luis Enrique al contrario. Ora parliamo pure del futuro di Simone Inzaghi, ma la realtà è che una batosta simile rischia di diventare un peso psicologico profondamente condizionante per chiunque.

https://mowmag.com/?nl=1

More

La verità di PSG-Inter è che comunque vada a vincere la finale di Champions sarà l’Italia. E no, un Pallone d’oro non è robetta

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

ITALIANI DA CHAMPIONS

La verità di PSG-Inter è che comunque vada a vincere la finale di Champions sarà l’Italia. E no, un Pallone d’oro non è robetta

MI SCOPPIA IL CUOR: sono a Monaco per PSG - Inter e questo è quello che mi sta succedendo, in casa con nove uomini e il delirio intorno

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Delirio totale

MI SCOPPIA IL CUOR: sono a Monaco per PSG - Inter e questo è quello  che mi sta succedendo, in casa con nove uomini e il delirio intorno

SCONTRI A MONACO tra ultras dell’Inter e tifosi del Psg: almeno un fan parigino ferito nella metropolitana Universität. La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni: ecco cosa sappiamo [VIDEO]

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Prima della finale

SCONTRI A MONACO tra ultras dell’Inter e tifosi del Psg: almeno un fan parigino ferito nella metropolitana Universität. La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni: ecco cosa sappiamo [VIDEO]

Tag

  • Calcio
  • Champions League
  • Simone Inzaghi

Top Stories

  • Pilato e Tarantino accusate di furto a Singapore? Parla Rosolino: “Non è una cosa di cui andare fieri, ma le nuotatrici…”. E mette in guardia Sinner su Hasanovic: “L’amore non fa bene...”

    di Giulia Sorrentino

    Pilato e Tarantino accusate di furto a Singapore? Parla Rosolino: “Non è una cosa di cui andare fieri, ma le nuotatrici…”. E mette in guardia Sinner su Hasanovic: “L’amore non fa bene...”
  • Ritrovarsi dove si è rischiato di perdersi: Ducati, Dall’Igna, Bagnaia, il GP di Barcellona e il setting tra uomini che serve di brutto

    di Emanuele Pieroni

    Ritrovarsi dove si è rischiato di perdersi: Ducati, Dall’Igna, Bagnaia, il GP di Barcellona e il setting tra uomini che serve di brutto
  • Le perle di Gabarrini che vi siete persi: "Bagnaia è permaloso, una volta mi fece proprio inca**are. In Honda ero malvisto dagli uomini di Marquez per via di Stoner, Lorenzo non sapeva usare il freno posteriore, ma poi...”

    di Tommaso Maresca

    Le perle di Gabarrini che vi siete persi: "Bagnaia è permaloso, una volta mi fece proprio inca**are. In Honda ero malvisto dagli uomini di Marquez per via di Stoner, Lorenzo non sapeva usare il freno posteriore, ma poi...”
  • Valentino Rossi giornalista, Cesare Cremonini in bagarre, Pecco Bagnaia felice: il Trofeo Walter Distillati 2025 è stato un inno alla “sburonaggine” di chi sa cazzeggiare seriamente. Ecco com’è andata

    di Tommaso Maresca

    Valentino Rossi giornalista, Cesare Cremonini in bagarre, Pecco Bagnaia felice: il Trofeo Walter Distillati 2025 è stato un inno alla “sburonaggine” di chi sa cazzeggiare seriamente. Ecco com’è andata
  • Jannik Sinner e l’amore con Laila Hasanovic, ma la stabilità di coppia serve davvero a uno sportivo? Lo psicologo Merigo: “Ecco perché fortifica”. E contro Bublik...

    di Matteo Merigo

    Jannik Sinner e l’amore con Laila Hasanovic, ma la stabilità di coppia serve davvero a uno sportivo? Lo psicologo Merigo: “Ecco perché fortifica”. E contro Bublik...
  • Dainese, il Mugello, il casco del futuro e i social che non hanno capito un caz*o: no, Aldeguer non è più forte di Vale, Iannone e mezza VR46

    di Emanuele Pieroni

    Dainese, il Mugello, il casco del futuro e i social che non hanno capito un caz*o: no, Aldeguer non è più forte di Vale, Iannone e mezza VR46

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Questa Barcellona è una speranza per Charles Leclerc? La Ferrari è lontana e domina ancora la McLaren, però...

di Alice Cecchi

Questa Barcellona è una speranza per Charles Leclerc? La Ferrari è lontana e domina ancora la McLaren, però...
Next Next

Questa Barcellona è una speranza per Charles Leclerc? La Ferrari...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy