Roma è un gioiello che non stanca mai. Neanche il caldo torrido di un weekend di metà luglio riesce a oscurarne la bellezza purissima, unione perfetta con un passato che splende tra monumenti, vie, piazze e palazzi. I tifosi si riversano nelle strade, bagnandosi la testa con l'acqua fresca, coprendosi con piccoli ombrelli, dissetandosi con granite e gelati. E tra il chiacchiericcio dei passanti si fa largo il rumore, tipico di Roma quasi come la vista del Colosseo, il suono dei clacson tra le vie della città. C'è confusione, nella città eterna. È parte della sua storia caotica, perno della sua essenza.
Ed è proprio tra la confusione del suo traffico che ci muoviamo, in un fine settimana di caldo e sole, in compagnia di Jaguar, in occasione del penultimo weekend del calendario di questa stagione di Formula E. Ospiti del brand inglese, protagonista della categoria elettrica del motorsport dal suo ingresso nel 2016, abbiamo vissuto Roma tra esperienze uniche e vita da paddock, viaggiando in elettrico tra sostenibilità, visione del futuro e grande attenzione al cambiamento.
Roma: tra arte, cibo e velocità
In Italia sono due le cose che non mancano mai, a Roma poi più che altrove: l'arte e il buon cibo. Viaggiando tra le vie della città a bordo di una Jaguar I-PACE, gioiello completamente elettrico della gamma del marchio inglese, abbiamo avuto modo di assaporare entrambe. Non solo motori, nel fine settimana della Formula E nella capitale italiana, ma anche tante esperienze a cavallo tra le eccellenze del paese ospitante della categoria elettrica del motorsport.
Dal ristorante del nuovissimo hotel Six Senses Rome, che ci ha ospitati nel corso del fine settimana, passando per Retrobottega, un "ecosistema del gusto" ideato da Alessandro Miocchi e Giuseppe Lo Iudice, fenomenali nel porre il prodotto - la materia prima con i suoi accostamenti - al centro del menù e dell'esperienza degli ospiti. Fino ad arrivare al Bulgari Hotel di Roma, con un ristorante (anche in questo caso appena arrivato sulla piazza romana) guidato dal celebre chef Niko Romito.
Dall'esperienza del gusto a quella della vista, con Jaguar ci siamo immersi nell'arte grazie a un workshop con Gianni Politi, giovane artista romano che ci ha accompagnati nella scoperta del processo di creazione di un'opera, in un momento immersivo dedicato a noi, agli altri, alla comprensione e al confronto. In un angolo di Roma, al numero 3 di Vicolo dei Catinari, ci siamo così ritagliati un momento di pace tra i mille rumori della velocità romana. Alla Galleria Lorcan O’Neill, che rappresenta Gianni Politi e che ci ha accolti per il workshop esclusivo, abbiamo anche avuto il piacere di visitare privatamente la mostra di Tracey Emin, You Should Have Saved Me, esposta a Roma fino al 29 luglio.
Il cuore del motorsport
Il cuore del fine settimana però è stata, ovviamente, la pista. Un circuito cittadino che sorge, quasi all'improvviso, tra le ramificazioni del quartiere EUR, con un imponente pista cittadina che non può assomigliare a quella di nessun altra città del mondo.
È una delle bellezze assolute del campionato di Formula E: la decisione di provare a correre, per quanto possibile, in veri circuiti cittadini, sfruttando la silenziosità dell'elettrico per poter sbarcare tra le bellezze assolute delle città di tutto il mondo. Ad aiutare l'impresa macchine molto più piccole e strette rispetto alla Formula 1, capaci di creare spettacolo su strade meno spaziose rispetto alla massima serie, dove già realtà come Monaco - negli ultimi anni - ha iniziato a dare seri problemi di immobilismo durante il Gran Premio.
Questo, è chiaro fin da subito, non è un problema che riguarda la Formula E a Roma: nel corso di tutto il fine settimana in compagnia di Jaguar abbiamo assistito a sorpassi, contro sorpassi, colpi di scena e grande spettacolo. Il nuovo format delle qualifiche, introdotto quest'anno con un sistema di eliminazioni dirette corpo a corpo, rende anche questa fase del fine settimana combattuta e divertente, regalando anche ai meno esperti della categoria un punto di vista nuovo verso il motorsport.
Il sabato di gara, con il primo round di questo penultimo appuntamento stagionale che vedrà la sua conclusione a Londra, è stato caratterizzato da un brutto incidente che ha visto coinvolto il pilota Jaguar Sam Bird e altre sei vetture, in uno schianto che ha fatto il giro del mondo, tra la preoccupazione di presenti e telespettatori, ma che fortunatamente non ha avuto conseguenze per nessuno dei piloti coinvolti. Sabato dolcissimo invece per l'altra metà del box Jaguar, con Mitch Evans trionfante in gara 1 dopo una splendida battaglia finale.
I ruoli si sono inverti nella domenica di gara 2, con Mitch Evans protagonista di uno sfortunato incidente che lo ha costretto al ritiro e Sam Bird a podio con un grande risultato caratterizzato dal lavoro degli ingegneri che, nella notte, sono riusciti a rimettere a nuovo la monoposto distrutta nell'incidente. Un weekend che sposta la lotta mondiale, con Mitch Evans terzo nella classifica piloti e il team Jaguar TCS Racing terzo nel campionato costruttori, all'ultimo appuntamento di questa intensa stagione di Formula E a Londra, in un ultimo grande spettacolo per questa sempre più avvincente categoria elettrica.