Immenso. Non ci sono altri aggettivi per descrivere quanto fatto da Max Verstappen in Giappone, che in qualifica ha sorpreso tutti e si è preso di forza la pole position. Un risultato straordinario arrivato grazie a un giro capolavoro, con il campione del Mondo in carica che subito dopo il traguardo si è lasciato andare alle emozioni, come quasi mai successo nella sua carriera, a testimonianza di quanto grande fosse l’impresa realizzata tra le curve della “sua” Suzuka, tracciato sui cui ha trionfato per tre volte di fila a partire dal 2022.

Una pole position destinata ad entrare nella storia della Formula 1, l’ennesima dimostrazione della grandezza di Verstappen esaltata anche dalle difficoltà di una Red Bull non a livello della McLaren, dal primo giro di venerdì la grande favorita del fine settimana. Contro questo Max non ce n’è per nessuno e a confermarlo è persino un altro campione, Fernando Alonso: “Solo lui può fare qualcosa del genere, al momento non c’è nessun altro pilota in grado di guidare un’auto e portarla così in alto, più di quanto la macchina meriti”, ha dichiarato sorridente l’asturiano a ViaPlay al termine della sessione. “Questo è folle Max, è folle!” ha affermato invece via radio subito dopo il traguardo Gianpiero Lambiase, l’ingegnere di pista di Verstappen, a testimonianza di quanto nell’ultimo run della Q3 sia stato l’olandese a fare la differenza. Ha sorpreso tutti e ha conquistato la 41esima pole di carriera, realizzando nuovamente un’impresa in vista della gara.
Chi invece non può sorridere è ancora una volta la Ferrari, complici il quarto e l'ottavo tempo messi a segno da Leclerc ed Hamilton al termine delle qualifiche. Un risultato negativo con una SF-25 che, nonostante i miglioramenti dal venerdì al sabato, sembra essere distante dai diretti avversari, situazione fotografata alla perfezione al termine della giornata dal monegasco: “Ho messo tutto quello che avevo nel mio miglior giro in Q3 e credo che oggi non ci fosse davvero nulla di più da estrarre”, ha spiegato Leclerc ai media in Giappone.“Di per sé non è un risultato soddisfacente ma dobbiamo continuare a lavorare per colmare il gap con McLaren e Red Bull e riuscire a tornare a vincere delle gare. Ma il weekend finora è stato positivo, mi sento molto più a mio agio in macchina dopo i cambiamenti al set-up che abbiamo fatto ieri”. Una fiducia che, però, non sarà in grado da sola di riportare Ferrari in lotta per i grandi obiettivi stagionali: “Sto trovando risposte su ciò di cui ho bisogno, il che è già positivo – ha continuato Charles - ma non si stanno sbloccando così tante prestazioni. Posso spingere al 100% la macchina più spesso e sono fiducioso che mi darà la sicurezza di cui ho bisogno per andare avanti nella stagione. Ma le prestazioni e l'aderenza complessiva restano quelle che sono, e non posso fare nulla per migliorarle. Spero che con gli aggiornamenti che avremo durante il campionato riusciremo a colmare queste lacune”.

Una qualifica a due facce, perché se dal lato del box di Leclerc c’è comunque la soddisfazione di essere riusciti a massimizzare la prestazione in pista, in quello di Hamilton non è lo stesso, con il sette volte campione del Mondo ottavo al traguardo. Non una qualifica positiva per Sir Lewis, complice una scelta di set-up che almeno nella giornata di oggi non ha pagato: “Abbiamo apportato alcune modifiche alla monoposto prima delle qualifiche ma non hanno dato i miglioramenti in cui speravamo”, ha spiegato Hamilton ai media, confermando come abbia deciso di intraprendere una direzione di set-up diversa rispetto a Leclerc. “La mia SF-25 sembrava più bilanciata nelle fasi iniziali, mentre in Q3 ho accusato molto sottosterzo e questo mi ha portato a commettere un paio di piccoli errori che ci sono costati cari. Questo risultato non rispecchia il vero potenziale della vettura: c’è ancora della prestazione da trovare e spero che la strada intrapresa possa funzionare in gara”.

