Quando si parla del legame che da sempre unisce la moda e lo sport, c'è chi preferisce relegare alla connotazione di "cose di poco conto" le inclinazioni stilistiche di grandi campioni di fama mondiale. Si tratta però di un legame da non sottovalutare, ora più stretto che mai, che ha spesso dato vita ad alcune delle collaborazioni più iconiche degli ultimi decenni. Da Michael Jordan a Serena Williams, da Lewis Hamilton a Lebron James passando per Colin Kaepernick e Tom Brady, sempre più frequentemente le passerelle vengono portate sui campi di gioco ed i campioni dello sport diventano ambasciatori di stile e di grandi marchi. Perché quello tra la moda e l’agonismo è un connubio vincente, un’intesa intramontabile che, anche grazie al massiccio utilizzo dei social, ha un forte impatto sulla cultura contemporanea.
I campioni prestano il loro volto per campagne pubblicitarie divenendo simboli di spicco dei grandi marchi. E così, lo sportivo esalta, attraverso il proprio look, la sua individualità, i propri valori e la storia che è dietro il suo personaggio. Quando la moda entra nelle grandi competizioni sportive ciò che ne risulta è innovazione allo stato puro. Pensiamo all’ormai leggendaria collaborazione di Michael Jordan con Nike che ha dato vita alle omonime scarpe, famose in tutto il mondo e che, ancora oggi, riscuotono grande successo. Una partnership rivoluzionaria che ha riscritto la storia di entrambi questi mondi. I grandi nomi dello sport amano la moda e la moda ama loro e quello che nasce da questa unione è destinato ad avere forte risonanza nel corso degli anni. Ne è esempio lampante l’iconico David Beckham, con il suo stile senza tempo, un po’ ribelle, da sempre inseguito da decine di brand, campione in campo, icona di stile fuori, ammirato ed imitato dai più.
E Roger Federer, leggenda del tennis, che, dopo l’ormai storica collaborazione con Rolex, ne è diventato il volto di punta, simbolo di successo e ambizione. E che dire dei grandi campioni dell’NFL che col tempo -anche grazie alla crescente notorietà del football a livello mondiale- sono diventati dei veri e propri trendsetter come Tom Brady, l’uomo più vincente nella storia di questo sport, noto per i suoi completi sartoriali e la sua impeccabile eleganza. O Odell Beckham Jr, ospite al recente Vanity Fair Oscar party. E ancora i campioni in carica Chiefs, che fanno sfoggio dei loro outfit originali e particolarissimi. Uno stile che va ben oltre il campo, le yard ed i touchdown; uno stile che influenza i tifosi, gli spalti, fino ad arrivare alle passerelle di eventi mondani - si pensi alla New York fashion week.
Collaborazioni uniche che uniscono il fascino della moda alla passione delle tifoserie. E così, il fashion diventa simbolo di orgoglio ed appartenenza per chi, dello sport ne fa la sua principale passione. Completi originali, colori accesi e motivi unici che esaltano la squadra, l’atleta ed il suo amore per il gioco. Ma quando questi due campi si combinano tra loro, l’opera che ne fuori esce va ben oltre l’estetica. Serena Williams, Lewis Hamilton e Colin Kaepernick, dei loro outfit iconici ne hanno fatto un’arma di denuncia sociale. Campioni che usano la propria immagine per sostenere un nobile scopo; che sia per lanciare messaggi di emancipazione, contro il razzismo, violenze sociali o contro l’indifferenza verso il cambiamento climatico poco importa: la moda ridisegna i confini del gioco. Mondi apparentemente distanti che si influenzano reciprocamente, un intreccio perfetto che non mancherà mai di far parlare di sé, nel bene o nel male. La moda come veicolo di espressione e lo sport, che ne diventa mezzo di diffusione.