La grande novità di questa stagione MotoGP, per il momento, è la quantità esorbitante di contenuto che viene prodotto - e poi caricato su YouTube - da squadre e piloti. Pecco Bagnaia ha il suo canale, Jorge Martín lo stesso. I dietro le quinte di Ducati e quelli della VR46 si aggiungono ai contenuti sempre in aumento prodotti da Dorna e dalle televisioni. Tutta questa roba rischia di farci perdere un po’ la magia? L’ultimo episodio del VR46 Racing Team, Inside the Fluo, ci restituisce una risposta chiara, netta, definitiva: no. Questa roba è un privilegio.

Vedere la MotoGP così resta affascinante anche se vai ai GP, anche se segui le corse da tanti anni, anche se è passata una settimana. C’è un minuto in cui Valentino Rossi spiega a Fabio Di Giannantonio come sta guidando, lo fa mettendo i dati assieme alla sua esperienza. È anche un buon capo, perché oltre a dire al suo pilota come migliorare gli fa anche i complimenti giusti. È credibile, attentissimo. Finalmente quella domanda con cui da sempre massacriamo chi riceve consigli dal Doc, “ma che ti ha detto?”, ha una risposta chiarissima.
Forse è ancora più bello quando Franco Morbidelli torna al box e dice di aver visto Valentino a bordo pista fargli segno di fare una traiettoria più esterna, di andare più largo. C’è poi un momento, nel box, in cui Di Giannantonio si mette a provare la partenza con addosso il casco e la divisa del team, senza tuta. Sono momenti magici, poterseli vedere da casa - per altro in una settimana di moto ferme e pranzi pasquali - è una bella fortuna. Resta da capire se vedremo già quest'anno una delle feste (chiacchieratissime in tutto il paddock) prodotte dalla VR46 dopo una vittoria: il potenziale c'è con entrambi i piloti, anche se con questi avversari sarà durissima.
