Manca ormai davvero poco alla 6h di Imola, la tappa italiana del World Endurance Championship, e nel paddock si respira aria di curiosità e di voglia di scendere in pista, con una tabella di marcia che ha visto il giovedì dei 110 piloti diviso tra impegni coi giornalisti e affetto dei tifosi, che sono arrivati all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola con largo anticipo. Tra i preferiti dei fan, che in Italia solitamente hanno il cuore diviso tra la Ferrari e Valentino Rossi a prescindere da tutto quando si tratta di motorsport, c’è anche la 499P numero 83, quella guidata da Robert Kubica, Robert Shwartzman e Yifei Ye, che ci hanno raccontato le loro emozioni all’inizio del weekend, pronti per questa nuova sfida. Dopo un anno pieno di soddisfazioni per la scuderia di Maranello, che con le due 499P schierate nel 2023 ha capitalizzato il suo potenziale, è arrivata la terza vettura, affidata sempre ad AF Corse, la squadra che con Ferrari da tempo corre nelle massime serie su ruote coperte, per iniziare ad incrementare il numero di prototipi del Cavallino in pista.
Infatti, dal 2024, non ci sono soltanto le iconiche 499P rosse, la 50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen e la 51 di Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado, e anche quella gialla, non ufficiale perché non in corsa per i punti della scuderia, ma che ha già dimostrato di avere davvero tanto potenziale. La scelta di Ferrari di mettere al volante i due piloti più giovani del loro roster, di fianco a un pilota esperto come Robert Kubica, racconta ancora di più della voglia di veder crescere questo progetto, con due talenti cristallini e pronti per dare il massimo. “È un onore correre in un campionato mondiale come il WEC insieme a Ferrari, mi rende davvero tanto orgoglioso e mi motiva” ci ha detto Yifei Ye. Il cinese è l’ultima aggiunta del panorama piloti di Ferrari dopo essere cresciuto invece insieme a Porsche, con cui ha debuttato nel WEC nel 2023 al volante della LMDh di Jota Sports. “Il debutto poi è andato bene, i nostri obiettivi sono realistici ovviamente ma vogliamo arrivare più in alto possibile per imparare anche al meglio per il futuro” ha continuato Ye. "Essere parte di questa giovane generazione di piloti è una responsabilità. Bisogna trasmettere i veri valori di questo sport e, essendo che Ferrari è molto molto seguita, dobbiamo farlo nella maniera più corretta facendo passare tutta la nostra passione" ha aggiunto Shwartzman.
Il primo round in Qatar ha visto i tre salire sul podio del Trofeo Squadre, quello dedicato ai team clienti e alle vetture “non ufficiali” che corrono in classe Hypercar. Infatti da quest’anno l’entry list non vede solo due vetture per team, ma costruttori che schierano anche fino a cinque prototipi, come nel caso di Porsche, e che si trovano a combattere per una classifica dedicata, dove al momento la Ferrari numero 83 si trova terza, proprio grazie all’ottimo risultato portato a casa nella 1812 KM del Qatar. “La prima gara è andata bene, abbiamo cercato di fare il nostro meglio ed effettivamente non possiamo ritenerci insoddisfatti. Certo è che il debutto in un campionato come il WEC non è facile, c’è tanta competitività, ma noi stiamo cercando di imparare quanto possiamo” ha detto Shwartzman, che arriva al volante della 499P dopo una carriera incentrata principalmente sulle monoposto fino allo scorso anno, quando ha corso nel GT World Challenge al volante della Ferrari 296 GT3.
Quando ai due piloti Ferrari viene chiesto invece del rapporto tra di loro e con Robert Kubica entrambi sorridono, perché si sono trovati davvero bene. “Kubica è un pilota molto saggio, si vede subito la sua esperienza. Ci sta insegnando molto, basta non farlo arrabbiare perché poi si scatena! Yifei invece è il contrario, è molto calmo ma una volta sceso in pista si trasforma, è davvero tanto veloce. Io invece sono a metà tra i due, diciamo che bilancio” ci ha detto Shwartzman. “Trovare i giusti compagni di squadra nell’endurance è difficile, anche perché bisogna mettere sullo stesso piano i bisogni di tutti e da pilota non è semplice, ma con Robert e Yifei sono stato molto fortunato. E poi siamo andati d’accordo fin da subito, come se fosse destino!”. Tutti e tre su questo argomento sono sicuri: come trio funzionano benissimo. Solo Ye ha qualcosa da ridire: “L’unica cosa che cambierei dei miei compagni di squadra è il nome, dato che si chiamano tutti e due Robert e a volte è difficile capire, anche ad esempio quando parliamo in radio”.
Questo weekend i tre si troveranno per la prima volta sul tracciato di Imola, che in parecchi vedono come una vera e propria sfida per questa categoria che ha bisogno di tanto spazio per sorpassi e doppiaggi e che sa essere caotica in ogni occasione. Ma il bello dell’endurance è proprio questo e la 6h di Imola avrà sicuramente tanto da raccontare. “Non possiamo fare una vera e propria preview, perché ancora ci sono troppe incertezze, come il meteo. Sicuramente sarà difficile interpretare il traffico, perché tra 19 Hypercar e 18 GT3 non sarà per niente semplice gestire sorpassi e doppiaggi. Quello che è certo però è che noi cercheremo di dare il massimo” ha concluso Shwartzman. I presupposti per fare bene ci sono sicuramente e Ferrari ha sicuramente una terza punta su cui scommettere: adesso tocca alla pista, è il momento di accendere il campionato.