Toyota Gazoo Racing, a partire dal gran premio del Texas, figurerà tra i partner tecnici del team Haas F1, dando vita ad una partnership strategica per entrambe le realtà, confermando così i rumours che da tempo davano l’accordo per fatto. Una collaborazione ritenuta fondamentale, in quanto permetterà alla scuderia americana di avvalersi del supporto di personale della casa giapponese così come della factory a Colonia, mentre a Toyota di acquisire del know-how utile in chiave sviluppo del proprio settore automotive.
Altrettanto importante è però precisare come, la natura dell’accordo non intaccherà l’impegno di Ferrari e Dallara, i primi partner tecnici a credere nel progetto americano: Ferrari continuerà a fornire la Power Unit e il cambio, mentre Dallara rimarrà al centro della progettazione del telaio oltre che di tutta la veste aerodinamica delle vetture. Toyota, dunque, si integrerà in questi meccanismi già esistenti, con l’obiettivo di rafforzare e migliorare la perfomance, come sottolineato dal team principal della scuderia americana, Ayao Komatsu: "Come tutti sapete, siamo il team più piccolo in F1 e siamo carenti di determinate strutture che possono farci capire determinate cose dal punto di vista tecnico. Questo comporta, ovviamente, anche la mancanza di risorse fisiche per essere più competitivi a centro gruppo. Ed è ciò che stiamo cercando con questo accordo. Cercavamo qualcuno che potesse darci più risorse da poter utilizzare per essere più competitivi. Toyota Gazoo Racing ci dà esattamente tutto questo".
"Toyota ha una grande base a Colonia e potremo utilizzarla. Potremo fare anche diverse attività al simulatore e altre attività grazie alle loro strutture. Toyota, invece, riceverà diverso know-how di F1 che va cercando da tempo". "Inoltre, noi non abbiamo il numero di persone che ha Toyota. Sarà uno scambio di informazioni, così noi potremo colmare il gap dove siamo maggiormente carenti imparando l'uno dall'altro. È una sorta di combinazione perfetta per fare in modo che sia per noi che per Toyota ci sia un ritorno, dei benefici per entrambi." Scendendo maggiormente nel dettaglio, uno degli elementi chiave di questa collaborazione sarà anche la possibilità di usufruire, nel prossimo futuro, di un simulatore proprio nella sede inglese di Banbury. La simulazione, in una Formula 1 carente di test, è diventata un aspetto cruciale e il fatto che Haas non possieda ad oggi un proprio simulatore ne ha certamente limitato la crescita, nonostante la collaborazione in essere con Ferrari che ha permesso ad Haas l’utilizzo della struttura simulativa di Maranello:
"Non abbiamo mai avuto un simulatore in loco a Banbury -ha specificato Komatsu. L'unico simulatore a cui abbiamo avuto accesso è stato quello della Ferrari a Maranello. Lo usiamo per la pre-stagione, durante la stagione quello che possiamo fare è piuttosto limitato. Inoltre, se ci ricolleghiamo a quanto ho detto prima in termini di personale e risorse, abbiamo un numero molto limitato di personale. Gli ingegneri di pista a disposizione sono quelli che vedete nei weekend e non c'è molta altra gente in sede. Quindi, se si deve fare una sessione di simulazione in Italia, non posso chiedere ai miei ragazzi del Regno Unito di tornare da quelle 24 gare e poi passare altre, non so, 10 settimane in Italia per fare sessioni di simulazione. Quindi, questo problema di ubicazione ci ha impedito di fare qualcosa di più.” Se per Haas i vantaggi di tale operazione impatteranno soprattutto le performance e la reattività negli sviluppi, dal canto suo Toyota tornerà ad avere un piede nella f1, riuscendo così a traslare alcune delle tecnologie impiegate nella massima serie nei vari comparti automotive, sportivi e non, pur rispettando le proprietà intellettuali degli altri partner della scuderia. Infine, l’ultimo tassello cruciale di questa collaborazione riguarda i piloti ufficiali di Toyota Gazoo Racing, impiegati finora soprattutto nella Super Formula e nel Super GT, i campionati di spicco del panorama giapponese, per i quali Haas diverrà ora un punto di riferimento in Europa: un percorso che Toyota ha già messo in atto negli ultimi anni con Rio Hirakawa e Ritomo Miyata, ai quali è stata concessa l’opportunità di correre in Europa, uscendo così dai soli confini nippinici. Hirakawa, oltre all’impegno nel Wec, ha avuto l’opportunità di effettuare un programma di test insieme alla Mclaren; Miyata invece è attualmente impiegato in F2 insieme al team Rodin, oltre che nell’Elms e sporadicamente nel Wec. Una nuova grande possibilità data ai piloti giapponesi, ai quali spesso è mancata l’occasione di arrivare in Europa e confrontarsi con realtà altrettanto sfidanti.