Tito Rabat alla fine si è arreso: accetterà una offerta per correre in Superbike, oppure si ritaglierà un ruolo da coach per i piloti del team Avintia di Moto2 e di Moto3. Perché Ducati, come era nell’aria, ha scelto Luca Marini per dividere il box con Enea Bastianini nella prossima stagione di MotoGP, in sella alle Desmosedici che attualmente sono di Joahnn Zarco e dello stesso Tito Rabat. Due italiani, quindi, in quello che è destinato a diventare una sorta di Cantera per i rookies di Ducati. Anche se non è così scontato che nel 2022 non possano nuovamente cambiare tutte le carte in tavola. Ne sono convinti quelli di Speedweek, che nel pomeriggio di oggi hanno dato per ufficiale il passaggio di Luca Marini in Avintia, illustrando anche i dettagli della complessa operazione.
Non è chiaro, infatti, se lo Sky Racing Team VR46 in Moto3 sarà definitivamente smantellato o se resterà con un solo pilota, ma, sempre stando alla notizia riportata da Speedweek, Pablo Nieto e Valentino Rossi sosterranno una seconda moto, fornendo mezzi e materiali, all’interno del Team Reale Avintia in Moto3, che passerebbe così a schierare due piloti invece di uno come in questa stagione. Il nome scelto è quello di Niccolò Antonelli, da sempre in orbita VR46 Riders Academy, destinato quindi a lasciare la SIC58 Squadra Corse. L’intera operazione per il passaggio di Luca Marini in MotoGP da un lato completa il quadro della griglia in top class e dall’altro riapre tutti gli scenari di mercato sia per quanto riguarda la categoria Moto3 che la Moto2. Difficile, al momento, capire se Paolo Simoncelli intenderà puntare su un giovanissimo da affiancare a Tastsu Suzuki o se, invece, cercherà un pilota di esperienza. Meno nebuloso, invece, il quadro per quanto riguarda la Moto2, con Celestino Vietti pronto a salire sulla sella lasciata libera dallo stesso Luca Marini.
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