La storia della rivalità tra Alain Prost e Ayrton Senna resta indelebile nella memoria degli appassionati di Formula 1 che hanno avuto la fortuna di viverla in pista. Un rapporto costellato dagli eventi che hanno disegnato le rispettive carriere fino al ritiro del francesce, nel 1993, pochi mesi prima della morte del brasiliano, avvenuta il 1 maggio 1994 a Imola.
Un rapporto che oggi Prost rivive in una lunga intervista rilasciata al canale YouTube del campione del mondo 2016 Nico Rosberg, dove il francese si lascia andare a rivelazioni mai rilasciate in passato, come quelle relative alla grande spinta motivazionale che l'uno riceveva dall'altro: "Ayrton si concentrava sulla nostra sfida, mettendoci il 110%. La sua motivazione più grande era, quasi esclusivamente, quella riuscire a battermi, mentre per me non era del tutto così. Per questo motivo, dopo il mio ritiro nel 1993, Senna non è più stato lo stesso. La sua corazza, che si era costruito nella nostra rivalità, non c’era più, ed appariva fragile. Per il 1994 avevo ricevuto un’offerta dalla McLaren, che aveva scelto Peugeot come fornitore di motore. Due giorni dopo il mio ultimo GP, Senna mi chiamò pregandomi di accettare la proposta. Mi disse: ‘Alain, devi restare in F1. Nessuno mi motiva tra gli altri piloti come te’. Fu davvero clamoroso".
Tra le rivalazioni di Prost anche quella relativa al vero motivo per il quale i loro rapporti si raffreddarono nel corso degli anni: "Non mi pento di averlo scelto come compagno di squadra, perché ho pensato al bene del team ma già al primo anno ho avvertito una preferenza per Ayrton da parte di tutti. Il pubblico si divideva tra me e lui, ed io ero visto come il cattivo. Inoltre, egli era il giovane che avanzava, mentre io ero il pilota più anziano. Un po’ come accaduto in Ferrari con Leclerc e Vettel. Ad Imola, nel 1989, ci fu una discussione tra noi, e Senna ne uscì davvero distrutto perché capì di aver sbagliato, arrivando quasi alle lacrime. Io raccontai in confidenza l’accaduto a un giornalista francese che però diffuse la notizia. Fu un errore da parte mia, e da lì si raffreddarono i rapporti. Tuttavia la mia vita è legata ad Ayrton. Oggi il Brasile è la mia seconda casa, e sui social ho moltissimi followers di quel paese. Inoltre, sono in contatto con sua sorella, Viviane. È come se la divisione che c’era durante la nostra rivalità fosse sparita e avesse preso il sopravvento il lato umano".