La faccia ce la mette sempre. Lo ha fatto quando c’è stato da raccontare che Marc Marquez s’era infortunato aprendo una finestra e lo fa ancora oggi, dopo due anni di “zero tituli” per Honda. Così, mentre quasi tutti quelli del motomondiale sono in vacanza e se ne guardano bene dal rilasciare interviste, Alberto Puig ha accettato di tornare a parlare. Lo ha fatto con i colleghi di Speedweek che hanno provato a incalzarlo sulle differenze tra la RC213V, che sembra non riuscire ad andare forte in nessun circuito e con nessuno dei suoi piloti, e la Ducati Desmosedici, che invece è salita sul podio con quasi tutti i suoi piloti (tranne Luca Marini e Fabio Di Giannantonio). Il manager spagnolo, però, ha liquidato la domanda con una secca presa d’atto: “Ok, Ducati ha un’ottima moto da molto tempo, ma il titolo piloti manca dai tempi di Stoner. Devono ancora rivincere”.
Secco e lapidario, con Puig che già pochi giorni fa aveva fatto un’uscita simile: “La Desmosedici va forte e va forte anche l’Aprilia, ma il mondiale lo vincerà ancora una giapponese”. Una certezza, quella di Puig, che potrebbe anche essere ben fondata, visto che Fabio Quartararo è saldamente al comando della classifica generale, ma che non lo è quanto un’altra certezza: la giapponese che vincerà non sarà la Honda. Perché in HRC i problemi sono tanti. E anche piuttosto seri, con Alberto Puig che li ammette tutti, pur individuando una sola causa: “Sfido chiunque a fare una buona moto quando il tuo pilota di punta è praticamente assente per due anni di fila”. Insomma, il problema è Marc Marquez e Honda ha fatto quello che ha potuto.
Un po’ riduttivo per un colosso dell’industria motoristica e per un reparto sportivo che ha vinto tutto quello che c’era da vincere negli ultimi anni. E, in qualche modo, anche una ammissione di dipendenza da un pilota che sarà pure il più forte di sempre, ma che non può permettersi neanche di stare male o di fare i conti con la fragilità del suo corpo. “Rischiamo di dover ricominciare da capo – ha concluso Puig – Ma non sappiamo con precisione come risolvere le difficoltà della moto. Gli ingegneri giapponesi stanno valutando proprio in questa pausa estiva se rivedere totalmente il progetto della RC213V o se intervenire solo in determinati settori. Lo scorso anno abbiamo praticamente costruito moto personalizzate per dare seguito alle richieste di tutti i nostri piloti, ma solo Marc ha vinto tre gare e con un braccio solo. Non so se questa è la strada giusta”.