Metti una sera con Alberto Tomba "la Bomba" e altri tre grandi campioni nazionali dello sci alpino: si chiama "3TRE in tour" ed è un'iniziativa che presenta in giro per la Penisola la famosa gara di Slalom Speciale di Coppa del Mondo, che è in programma in notturna il prossimo 22 dicembre a Madonna di Campiglio, in provincia di Trento. La prima serata si è svolta alla casa museo Renzo Savini di Bologna e ha visto come protagonisti alcuni campioni dello Sci Italiano, atleti che hanno raggiunto risultati sportivi eclatanti e che echeggiano nella Storia.
Piero Gros (1972 in Slalom e 1974 in Gigante), Ivano Edalini (1986 in Slalom) e Alberto Tomba (1987, 1988 e 1995, sempre in Slalom), ovvero i vincitori italiani di ben sei edizioni della competizione mondiale di sci alpino sulla classica e centenaria pista di Madonna di Campiglio. Inoltre Piero Gros (Innsbruck 1976), Alberto Tomba (Calgary 1988) e Giuliano Razzoli (Vancouver 2010), sono anche gli unici tre azzurri di sci ad aver conquistato la medaglia d’oro olimpica per l'Italia, sempre nella specialità altamente tecnica dello Slalom Speciale.
Imprese sportive, eroiche e novecentesche, con risultati che oggi nello sport, non solo invernale, la penisola un po' si sogna. Il magnetico Alberto Tomba non ha risparmiato commenti e un evidente rimpianto: "Un rammarico, cosa dire, è che ho smesso presto: a 31 anni e... con l'ultima vittoria potevo arrivare fino a Torino (2006), sono sempre i "se" che... è troppo tardi", nonché un auspicio circa un papabile "erede" tra le nuove generazioni: "Aspettano questo erede, da tempo. C'è qualche giovane, qualche rincalzo, aspettiamo dai: per il '26, che si corrono le Olimpiadi a casa, perché no?"
Il campione di sci bolognese non ha lesinato nemmeno critiche sulla gestione delle prossime Olimpiadi Invernali, che rappresentano invece un'enorme vetrina per l'Italia intera: "Un peccato per le Olimpiadi del 2026, adesso lancio questa frecciatina: lo slalom maschile sarebbe da fare a Campiglio, il Gigante in Alta Badia, la Discesa in Val Gardena, ma è tutto a Bormio".
Ma è una televisione locale emiliana, eTV, che coglie uno degli aspetti più inediti e autentici dell'Albertone nazionale: il ricordo di un avversario affrontato durante la propria gioventù, l'imprenditore e influencer Gianluca Vacchi. "Gianluca (Vacchi, ndr), Gianluca da piccolo... da piccolo era forte. Era forte: Gianluca Vacchi me lo ricordo, a Cortina e ai Giochi della Gioventù. Bei ricordi insieme, poi ha smesso. E sono andato avanti io".
Un endorsment e la conferma alle parole spese nel 2021 del discesista e campione di Sci azzurro, Khristian Ghedina: con gli sci ai piedi il giovane Vacchi andava forte, come l'atleta della nazionale aveva raccontato sulle pagine del Corriere della sera, e come si vede anche in un video degli allenamenti dell'epoca che mostriamo qui sotto: un piccolo Vacchi che stende i pali di Slalom Speciale sulla neve di Cortina d'Ampezzo.