A Cincinnati a Carlos Alcaraz è filato tutto liscio, dentro e fuori dal campo. Lo spagnolo ha vinto l’ottavo Masters 1000, ha battuto Jannik Sinner, non ha avuto problemi fisici e, al contrario dell’azzurro, non si è mai ritirato in carriera. Ora si presenta allo US Open con la possibilità concreta di scavalcare proprio l’altoatesino e tornare numero uno del ranking mondiale. Tutto perfetto, verrebbe da dire. O forse no. Per Andy Roddick, ex campione americano e voce del podcast Served with Andy Roddick, Alcaraz ha commesso un errore che potrebbe costargli caro. “L’unico errore che Carlos ha fatto è stata la sua vicinanza a Sinner quando si è capito che non stava bene”, ha detto l’ex numero uno. “Questi due sono ragazzi di grande classe, li adoro. Ma se fossi il suo coach gli direi: allontanati! Non stargli accanto, non andare a vedere se sta bene, niente foto insieme. Carlos, stai lontano se è malato”. Il timore di Roddick è chiaro: guai se Alcaraz rischiasse di compromettere lo Slam americano per un contagio.

“Hai lo Us Open tra pochi giorni e sei reduce da sette finali consecutive, un rendimento clamoroso. Sarebbe assurdo mettere a rischio tutto”, ha spiegato. “È su una striscia incredibile, ha fatto almeno finale in ogni torneo giocato da Miami in poi. È in una forma pazzesca”. Poi lo sguardo si è spostato su Sinner, protagonista di un ritiro che ha sorpreso e preoccupato: “Speriamo che Sinner stia bene. Se si tratta di un virus di quattro o cinque giorni, sarà durissima rimettersi in sesto per lo US Open”, ha detto Roddick. “Non c’è alcuna possibilità che giochi il doppio misto. Se sei Katerina Siniakova, io andrei full Alcaraz anche con te: non starti accanto. Almeno lei ha il vantaggio di un milione di dollari se gioca con lui”. Il bilancio resta pesante: con la finale di Cincinnati, Alcaraz è avanti 9-5 negli scontri diretti e ha rimesso in discussione l’inerzia della rivalità. Dopo il successo di Sinner a Wimbledon, sembrava che il vento fosse cambiato. Invece a pochi giorni dallo Us Open, il tutto è di nuovo nelle mani dello spagnolo.