Un video, pubblicato sui profili social e che sta facendo il giro del web dopo essere diventato subito virale, per presentare il Soleluna 2021: il casco che Valentino Rossi utilizzerà nella stagione che prenderà oggi il via in Qatar. Per il nove volte campione del mondo restano i simboli di sempre, quelli che hanno accompagnato praticamente tutti suoi 26 anni nel motomondiale e che, ora, è giunta all’anno della svolta. Non quella di smettere, visto che nessuna decisione è stata presa ancora, ma quella che lo ha visto all’addio con il team ufficiale di Yamaha per prendere posto nel box di Petronas SRT, insieme a Franco Morbidelli.
Un ciclo che si chiude e che si rinnova, quindi, sugli atti finali di una storia lunghissima e che è già leggenda. “Inizialmente Vale voleva rimanere con il suo casco, quello delle ultime due stagioni, blu e giallo, perché effettivamente eravamo arrivati un po’ all’essenza, alla semplificazione massima per rappresentare una storia e una carriera pazzesche” – ci ha raccontato Aldo Drudi, l’uomo che da sempre “rappresenta” Valentino Rossi nelle grafiche di tutto ciò che ha a che fare con il campione di Tavullia e che questa mattina abbiamo sentito telefonicamente per farci raccontare qualche curiosità sul nuovo casco.
“Non mi sembrava bello, però, non onorare il nuovo impegno – ha proseguito il babbo della Drudi Performance - Era giusto fare qualcosa che segnasse il nuovo step e anche Vale è stato d’accordo dopo i tentennamenti iniziali. Nel nuovo casco, quindi, abbiamo mantenuto lo stesso impianto grafico: il sole e la luna hanno le stesse dimensioni e la stessa posizione dell’ultimo casco, ma ho pensato di fare una proposta a Vale dove il colore potesse tornare prepotentemente”.
E così è stato: luce nuova, colori identici ma comunque nuovi. Il lavoro grafico, infatti, non ha riguardato solo una rimodulazione di forme e disegni, ma anche il messaggio da far passare attraverso l’oggetto che più di tutti identifica il pilota: il casco. “Ancora di più dei colori – ha aggiunto Aldo Drudi - l’idea è stata quella di non usare linee definite, ma sfocando il tutto. Diventa un casco che è un recettore di energia. Il sole e la luna, quando li guardi, non li vedi mai in maniera perfettamente definita, con linee nette, perché sono fonti di luce, e quindi abbiamo sfocato il casco. Credo che non esista un casco sfocato nella storia del motorsport”.
I effetti a memoria non se ne ricordano e in ogni caso il messaggio è chiaro: “Se piacerà o meno non lo so, saranno i tifosi e il tempo a dirlo, ma è decisamente originale – ha concluso Aldo Drudi - Vale ci tiene molto ai simboli e pure alla simbologia e se fai ruotare il casco avrai notte, alba, tramonto, notte, alba, tramonto: il ciclo che si chiude e contestualmente si rinnova. E ciò a Vale, e anche a me, è piaciuto molto per segnare questo 2021”.