Lo preoccupa la pioggia, che sicuramente condizionerà il fine settimana del GP di Francia a Le Mans e lo preoccupano, soprattutto, i suoi problemi al braccio, visto che già a Jerez Aleix Espargarò ha accusato forti dolori sia in gara sia nei test del lunedì successivo. Soprattutto dopo la caduta rimediata a causa dell’olio lasciato sulla pista dalla Yamaha M1 di Maverick Vinales: “sono caduto a 300 l'ora, molto forte – ha spiegato Espargarò - Non riuscivo più a rotolare, ho preso un colpo molto forte, ero molto stordito. Abbiamo distrutto la moto, si è spaccata a metà: forcella, telaio, forcellone ... quasi 200.000 euro di danni. Mi ha fatto molto arrabbiare il fatto che non ci fossero bandiere, né che non alzassero la bandiera rossa”. Una caduta che ha inevitabilmente accentuato i malanni fisici con cui lo spagnolo sta già facendo i conti e che lo porteranno, verosimilmente, ad entrare in sala operatoria già lunedì, subito dopo la gara di Le Mans. “Dopo Jerez ho fatto un consulto con il dottor Mir al Dexeus – ha spiegato – la sindrome compartimentale è tornata a farsi sentire. Odio finire sotto i ferri, ma pare che non ci sia altra soluzione e quindi se sarà necessario lo farò, anche perché voglio essere nella miglior forma possibile al Mugello. Sarà il gran premio di casa per Aprilia e voglio stare bene e giocarmi tutte le mie possibilità”.
A proposito di Aprilia e Mugello, Aleix Espargarò ha tagliato corto sull’argomento del momento: Andrea Dovizioso. Già più volte, in passato, ha detto che sarebbe felicissimo di condividere il box con l’esperto pilota italiano. “Non ho molte informazioni sul test di Dovi al Mugello, non ho ancora parlato con Albesiano. Io ho sempre sofferto sul bagnato, spero che la RS-GP 2021 sia un po’ più facile da guidare. So che hanno provato delle differenti mappe specifiche per la pioggia”. Nessun riferimento al mercato, quindi, o ad un imminente contratto tra l’italiano e Aprilia, con Aleix Espargarò che, comunque, consiglia già anche altri due nomi: “Fabio Di Giannantonio, che ha già un contratto per la motoGP con Gresini, e Raul Fernandez, che sta facendo cose incredibili”.
Ma il tema di giornata, per l’alfiere dell’Aprilia, è stato un altro: lo scambio di opinioni con Marc Marquez sui temi della sicurezza, sull’opportunità di valutare un ridimensionamento in termini di prestazioni delle moto e, soprattutto, sull’utilità dell’holeshot. “Ne ho parlato con Marc – ha raccontato - Lui nutre molti dubbi sull’holeshot e lo rispetto, ma io non sono contro per niente. Qualche settimana fa ero all'Aprilia All Stars e se guardi da vicino la nuova RSV4 puoi vedere che tanti piccoli dettagli vengono dalla mia MotoGP. La tecnologia che stiamo sviluppando in motogp è importante per gli ingegneri perché poi viene applicata sulle moto stradali. Cercare di fermare la tecnologia e il progresso è come mettere le porte all’oceano: impossibile. Le moto accelerano sempre di più e abbiamo bisogno di più dispositivi. È vero che ora le partenze sono più difficili per il pilota, perché devi ricordare molte cose: il dispositivo di avviamento, i pulsanti sull'elettronica, la frizione, devi fare pratica partendo nel warm up senza bruciare la frizione ... è difficile, ma questa è la MotoGP, siamo i migliori piloti del mondo e dobbiamo farci l'abitudine. Penso che la Honda abbia una delle migliori moto, ma il suo dispositivo di uscita non è ancora uno dei migliori – conclude Espargarò con una battuta e il sorriso stampato in faccia - quindi è per questo Marc non è contento di questo dispositivo".