“La cosa migliore sarebbe restare a casa, con i miei figli e la mia famiglia, ma ho bisogno di lavorare, come tutti gli altri ” – Aleix Espargarò non ha mai nascosto che il Covid19 lo spaventa ancora tanto e la trasferta di Austin non aiuta a farlo stare più tranquillo. Tanto che l’idea di saltare una gara non la troverebbe così assurda se non ci fossero di mezzo credibilità, contratti e un campionato da onorare. Un timore, quello del pilota spagnolo, che è noto nel paddock, con Carmelo Ezpeleta che ha anche voluto un colloquio privato con Aleix per rassicurarlo sulla validità del protocollo che Dorna e le autorità locali americane rispetteranno senza alcuna deroga e senza alcuna superficialità. “So che il rischio è ovunque – ha poi aggiunto Aleix dopo il colloquio con il boss di Dorna - Però bisogna fidarsi un po', anche perché, di fatto, ovunque si potrebbe essere contagiati”
Il problema non è il paddock, ma il viaggio, perché è chiaro che è l’aspetto meno controllabile dal punto di vista della prevenzione. “In Europa – ha proseguito il pilota spagnolo - si viaggia con aerei privati, che in questo caso sono molto meglio, perché evitiamo la folla negli aeroporti e il fatto di condividere l'aereo con altri viaggiatori. Quello che abbiamo visto con Arbolino l'anno scorso è stato davvero un casino… Ma fuori dall'Europa è diverso, è difficile. Chiederò a Massimo Rivola se può permettersi un jet privato, ma non credo mi sarà accordata questa possibilità. Quindi indosserò sempre due mascherine e spero che andrà tutto bene”.
Timori legittimi e che magari sono comuni a tutti, con Aleix Espargarò che, contrariamente ad altri, li ha anche esternati. Aggiungendo, però, che ha piena fiducia negli organizzatori e precisando che, paure a parte, c’è un’Aprilia da portare in alto anche in Texas. “Carmelo – ha concluso lo spagnolo - mi ha spiegato che hanno un piano e per loro è tutto sotto controllo. Credo davvero a quello che mi ha detto quindi, sinceramente, sono molto più fiducioso dopo aver parlato con lui”. E anche dopo aver parlato con il suo compagno di squadra e amico Maverick Vinales, che sull’argomento sembra avere molti meno timori: “Sappiamo che in molti posti nel mondo la situazione non è molto buona, ma dobbiamo credere alle persone che organizzano questo campionato . Penso che siamo stati un buon esempio per molti altri sport.. Quindi quando Carmelo mi dice 'Non preoccuparti, abbiamo un piano, non devi preoccuparti di niente, è tutto sotto controllo', devo fidarmi di lui”.