Nella sua carriera in F1 ha vinto davvero poco, ossia il solo GP del Canada nel 1995, ma Jean Alesi resterà sempre uno dei piloti più amati del Circus. Portacolore Ferrari dal 1991 all’anno che lo ha visto trionfare a Montreal, il francese è tutt’ora un fan sfegatato della Scuderia. Quindi, chi più di lui poteva battere tutti sul tempo nel giudicare la F1-75 fresca di presentazione a Maranello? Molti sono gli aspetti che lo hanno lasciato di stucco, a partire dalla forma sinuosa e sensuale della "bestia" che riporta in auge il color rosso scuro.
“Ho potuto vederla in anteprima ed è meravigliosa”, il suo commento a Canal +. "Come design è piuttosto snello e ha un muso abbastanza sofisticato”.
Anche a causa dell’introduzione di un nuovo regolamento tecnico che ha pesantemente influenzato i progetti, per il francese un po’ tutte le vetture colpiranno per discontinuità con il recente passato, ma nessuna provocherà lo shock della Rossa.
La speranza, comunque, è che oltre all'estetica ci sia la sostanza. Nel 2021 Charles Leclerc e Carlos Sainz sono saliti sul podio soltanto cinque volte, non raccogliendo neppure una vittoria. Un trend che per il 57enne può e deve invertirsi. “Come macchina è già impressionante così, un vero gioiello”, prosegue l’ex pilota. “Mi auguro sia altrettanto veloce per unirsi a Mercedes e Red Bull nella lotta per il titolo”.
E per non farsi mancare nulla, Alesi ha punzecchiato la concorrenza che già ha tolto i veli all’ultima nata. “La RB18 non è un granché. Alla fine è solo un’auto demo”, la stoccata tra l'altro condivisa da tutti coloro che nella monoposto sviluppata a Milton Keynes hanno rivisto solamente un copia-incolla del prototipo mostrato dalla FIA a Silverstone lo scorso luglio.