Fino a poco tempo fa in MotoGP c’erano tre coppie di fratelli: i Marquez, gli Espargarò e i due figli di Stefania Palma, Valentino Rossi e Luca Marini. Se in casa Espargarò è sempre stato Pol, il più giovane, ad essere considerato quello di maggior talento (ha anche vinto un titolo in Moto2 nel 2013), per Valentino Rossi e Marc Marquez la storia è diversa. Sono due dei migliori piloti della storia, niente di meno. Straordinari, enormi, irripetibili. Inevitabilmente, per un fratello minore, questo può essere un problema, a maggior ragione se con quel fratello ti ritrovi anche a misurarti nello stesso campionato.
Alex Márquez ha raccontato bene di questo peso in una lunga intervista rilasciata a DAZN Spagna. Nello specifico Alex ripensa ai primi anni in Moto2, quando veniva da un titolo mondiale Moto3 (nel 2014) e più di qualcuno si aspettava una carriera simile a quella del fratello, mentre il padre Julià che cambiava maglietta e box tra un turno di prova e l’altro per supportare entrambi i figli: “I primi due anni sono stati piuttosto duri”, ha raccontato Alex Márquez. “Ho imparato a cadere e soffrire. È stata dura avere a casa qualcuno che si chiama Marc Márquez, che vince ogni anno in MotoGP, uno che nel 2014 ha vinto non so quante gare, che nel 2015 era lì e nel 2016 ha vinto ancora. Ti fa dubitare di te stesso e in qualche modo ti ferisce. Sì, è tuo fratello - prosegue Alex - Sei felice per i suoi trionfi ma vuoi anche vincere tu. Paragonarmi a lui in quel momento, mentre soffrivo in Moto2, è stato l’errore più grande che potessi fare. Ogni pilota che si paragona a un altro finisce per perdere il confronto. Io lì ho passato il momento peggiore dal punto di vista psicologico perché avere aspettative troppo alte ha peggiorato le cose per me, poi ho imparato”.
Quando abbiamo parlato di questa cosa con Luca Marini in un’intervista al Sachsenring, lui ha spiegato in un attimo quello che, probabilmente, è il modo migliore per gestire la cosa: “Del confronto con Valentino mi hanno parlato un sacco di volte, io invece questa cosa ma non l’ho mai percepita, non so nemmeno se sia esistita per me”, ci ha detto con un sorriso. “Ogni pilota deve fare i conti e il paragone con Valentino Rossi, anche Marc Marquez. Essere suo fratello non cambia niente, ci sono lati svantaggiosi ma anche altri molto positivi, non mi sono mai sentito troppo in difficoltà da questo punto di vista. Ho fatto la mia strada”.
In sintesi: il paragone con Valentino devono farlo tutti. E così con Marc, perché se vuoi arrivare in cima è loro che ci troverai. Poi, se hai la fortuna di averlo come fratello, dei lati positivi ci saranno di certo. Il prossimo anno vedremo anche questo, i Marquez condivideranno il box Gresini e con tutte le probabilità le cose cambieranno ancora, perché Alex è maturato, conosce meglio l'ambiente e la moto. Marc però resta sempre un fuoriclasse.
Alex Márquez dovrebbe parlare con Luca Marini: “I risultati di Marc in MotoGP mi hanno ferito, un errore paragonarmi a lui”
Che i due piloti più veloci e vincenti degli ultimi vent’anni abbiano altrettanti fratelli impegnati nel loro stesso mestiere è un fatto curioso. Ma se Alex Márquez ha accusato più volte il confronto con Marc, Luca Marini ha una prospettiva molto diversa su Valentino Rossi
Next
Jannik Sinner in Ferrari, con debutto in pista. Ecco il racconto (e le foto) della sua prima volta: “È come una racchetta, solo…”
di Lorenzo Fiorentino