Non è facile essere il fratello di Marc Marquez. Soprattutto se a tua volta corri in MotoGp e i risultati vengono sempre messi a confronto. Alex però ha iniziato bene il suo 2022 da pilota della Honda LCR e lo rivendica con forza a Speedweek dopo i test di Sepang: “Abbiamo iniziato a provare alcune cose per vedere come si comportava la moto rispetto a Jerez. E' andato tutto bene fin dall'inizio e la moto mi è piaciuta molto. È vero che servono più giri e dobbiamo provare di più sull'assetto ma non abbiamo fatto così male, è andata abbastanza bene. Non vedo l'ora di provare la moto a Mandalika per vedere come si comporta su altre piste. È un buon test per noi vedere quanto siamo lontani o vicini agli altri".
Ci sono buoni motivi per essere ottimisi ma Alex Marquez cerca di restare coi piedi per terra: "Siamo stati veloci a Jerez, così come a Misano e in Malesia. Sembra buono, ma non voglio essere troppo ottimista. Perché questa è la MotoGP e i test pre-stagionali possono essere molto diversi da un weekend di gara, con meno grip e meno tempo in pista. Vedremo a che punto siamo in Qatar. Tutto sta andando bene finora, il potenziale c'è. Abbiamo ancora molte cose da controllare".
L'obiettivo è fissato: "Ho avuto un anno difficile, ma allo stesso tempo è stato un anno in cui ho potuto imparare molto e crescere come pilota perché molto spesso ci trovavamo in situazioni difficili e affrontavamo molti problemi con la moto. Ma questo ti aiuta a diventare un pilota migliore. Essere il miglior pilota tra i team clienti può essere un obiettivo, ma il mio obiettivo principale è finire costantemente tra i primi otto".
Inevitabile la domanda su Marc: "Mi sono sempre sentito valorizzato da Honda, fin dalla Moto3, inoltre essendo fratello di Marc ho sempre avuto una relazione speciale con la sua squadra e i tecnici giapponesi. Alla fine, io sono io e Marc è Marc, può sempre cambiare tutto. Si parla sempre poco di me, ma voglio sorprendere e finire costantemente tra i primi otto. Honda mi piace fin da quando ero piccolo, quando vedevo vincere Criville, Doohan, Pedrosa, ma il futuro è aperto. Sono felice qui, ma non si sa mai cosa accadrà e il lavoro per essere nel posto giusto in ogni momento".