Alex Rins potrà tornare in pista al Sachsenring dopo lo stop forzato di Barcellona, quando una caduta in bicicletta lo ha messo fuori dai giochi per il GP di Catalunya a causa della frattura rimediata ad un braccio. Un momento decisamente sfortunato per lo spagnolo che, però, ha scelto di non prendersela troppo con la sorte e di ammettere, piuttosto, le sue colpe: “Stavo armeggiando con il telefonino quando sono caduto”. Una cosa che solitamente non fa, ma che quel giorno ha fatto per via di un messaggio urgente da inviare che gli è costato, probabilmente, anche la possibilità di lottare per il mondiale, visto che lo spagnolo ha messo in cassa zero punti nelle ultime quattro gare. “Volete la verità? Eccola: stavo mandando un importante messaggio. E’ vero che non bisognerebbe guardare il telefono quando si guida, ma l’ho fatto e l’ho pagata cara. Meno male che ho preso una macchina, invece di una persona, è chiaro che deve servire da esempio per tutti, ovviamente anche per me. Ricordo tutto: mi sono rialzato, qualcuno mi ha dato un po’ di acqua. Sono tornato al motorhome, sono andato all’ospedale e ho capito che c’era qualcosa di importante. Mi hanno dato le opzioni: due settimane di gesso e poi iniziare il recupero o fare l’operazione e provare a tornare dopo una settimana”.
Ovviamente, in perfetto spirito da pilota, ha scelto di operarsi all’Ospedale Dexeus di Barcellona e di rimettersi subito al lavoro per recuperare la piena mobilità del braccio e tornare in sella alla prima gara utile. Ma è consapevole, adesso, che le sue condizioni non potranno essere le migliori: “E’ stata una settimana dura, ho lavorato tutti i giorni per essere qui – ha spiegato il pilota spagnolo della Suzuki - Non posso dire di essere al 100%, ho ancora un po’ di dolore. Ho guidato una dieci pollici in Andorra, sentivo un po’ di dolore in frenata. Ma sono passati altri giorni da quel test, spero di stare meglio. Sarà molto difficile, ma spero di non aver problemi a finire la gara domenica. Qui ci sono più curve a sinistra che a destra, ma non credo che sia questo il problema: temo che soffrirò in staccata. In motogP per essere veloce adesso devi essere al 100%. So che non sarò al massimo e che il mio obiettivo non potrà più essere il titolo mondiale. Non dico che non penso più al campionato, ma ora non posso far altro che puntare al massimo gara per gara”.