In Argentina ha compiuto, in totale, la bellezza di 79 giri e adesso dalle parti di Termas de Rio Hondo ci saranno 79 alberi in più. E’ l’iniziativa voluta da Alex Rins e annunciata sui social per sensibilizzare appassionati e tifosi sui temi dell’ambiente. Uscire, insomma, dall’immagine del pilota brutto, sporco e cattivo che se ne frega della natura, per vestire i panni di chi, invece, è consapevole che ognuno può fare la sua parte per cercare di salvare il pianeta dalle conseguenze del cambiamento climatico.
Non solo moto elettriche e introduzione dei carburanti sintetici, quindi, ma anche piloti in prima linea e consapevolezza che se da un lato è innegabile che gli sport motoristici non sono il massimo per l’ambiente, dall’altro si può sempre correre ai ripari e dare vita a iniziative che in qualche modo compensino I danni” provocati. Adesso ci ha pensato Alex Rins, ma non è escluso che presto possano farlo anche altri protagonisti della MotoGP. Il tutto, ovviamente, mentre Dorna, le case costruttrici e i colossi del petrolio lavorano allo sviluppo di carburanti meno impattanti che potrebbero consentire al motorsport di sfruttare ancora i motori termici senza dover necessariamente cedere alla deriva dell’elettrico.
La strada scelta da Rins, intanto, è decisamente originale: piantare un albero per ognuno dei giri compiuti in sella alla sua moto nel fine settimana di gara. A cominciare, appunto, dall’Argentina, dove il pilota spagnolo ha già provveduto a mantenere la sua promessa. Non è escluso, anzi è molto probabile, che qualcosa di simile sarà ripetuto anche nelle altre nazioni in cui farà tappa il motomondiale, con il pilota di Honda LCR che, di fatto, potrebbe aver aperto una strada virtuosa su cui presto potranno trovarsi anche altri piloti.
Intanto, sul fronte dell’attività principale di Rins, il pilota spagnolo continua il suo lavoro di presa di confidenza con la RC213V e in Argentina, mancando sia Marc Marquez che Joan Mir, ha anche provveduto a portare in gara una nuova versione del telaio prodotto dalla Honda per cercare di rendere più guidabile una moto che sembra non volerne sapere di andare forte. La sentenza dello spagnolo, però, è stata tutt’altro che positiva, con Rins che ha bocciato il nuovo telaio e che, come tutti gli altri piloti Honda, spera a questo punto in un mezzo miracolo da parte di Kalex. Honda, infatti, ha commissionato proprio a Kalex la realizzazione di un telaio totalmente nuovo che sarà testato proprio in questi giorni a Jerez dal collaudatore Stefan Bradl e che potrebbe essere messo a disposizione di Marc Marquez già a Austin.