Un evento promozionale Castrol ha riunito questa settimana Alex Rins, Pierre Gasly ed Esteban Ocon nella Lapponia svedese. Il colosso di lubrificanti industriali ha pensato di mandare i suoi tre principali ambasciatori di F1 e MotoGP all'estremo nord, nel subartico, per una sessione di traversi e divertimento su piste innevate, immerse nel deserto bianco. Circuiti veri, avete capito bene. Infatti Lapland Ice Driving - una struttura di origine francese - ogni anno, scavando e modellando la neve, riproduce sul lago ghiacciato di Uddjaur il layout di cinque autodromi internazionali in scala reale. Quest'anno per esempio, se mai doveste andare in Lapponia, potreste incappare nelle versioni glaciali di Silverstone, Paul Ricard, Nurburgring (layout F1), Sepang e Yas Marina.
I due compagni di squadra dell'Alpine, Esteban Ocon e Pierre Gasly, insieme al nuovo pilota di Luccio Cecchinello, Alex Rins, non hanno esitato a sfidare l'aderenza precaria. Anche perchè il motorsport - lo confessava con diversi termini Graziano Rossi - è forse l'unico ambito della vita in cui, quando le cose vanno di traverso, ci si diverte di più. Si sorride di più. Allora basta osservare gli occhi accesi di Alex Rins ed Esteban Ocon, sentirli ridere di gusto quando l'ex pilota Suzuki finisce in testacoda e pianta la Citroen DS3 da 600 cv nella neve, per capire che la due giorni in Lapponia sia stata una bella trovata.
Risulta difficile, in effetti, non vedere Alex Rins sorridere. È uno di quei piloti autoironici, un pò vecchio stile, che nel lavoro cerca sempre e comunque il divertimento. A volte si fa male, cacciandosi nei guai per disattenzioni evitabili, ma non perde mai il suo spirito acceso, positivo, leggero, apprezzabile. Nel 2021 al Montmelò, durante il canonico giro di pista in bici del giovedì, Alex cadde e si ruppe il polso. Una sbirciata al telefono in fondo al rettilineo dei box lo aveva distratto, e lo spagnolo in un attimo si era trovato di fronte ad un mezzo della manutenzione. L'urto lo costrinse a saltare la gara di casa, lo obbligò a maledirsi e, probabilmente, a sentire le orecchie fischiare per le maledizioni altrui. Alex, una settimana dopo, tornò comunque al Sachsenring col sorriso spiaccicato su volto. Così come, un mese fa, non esitò a pubblicare sui social il video, ripreso dalle telecamere di sorveglianza della sua abitazione, di una scivolata da Paperissima sulla neve. Anche in quel caso, dopo essersi rialzato, un sorriso divertito e tanta autoironia. Alex Rins, lo ammette lui stesso, è ormai famoso per una certa propensione a farsi male in maniere imprevedibili, soprattutto quando non è in sella ad una MotoGP.