Fernando Alonso, con l’avvicinarsi dell’inizio della sua ventunesima stagione in Formula 1, si appresta a scrivere l’ennesimo capitolo della sua carriera con l’Aston Martin, e non è da trascurare il fatto che lo stia facendo all’età di 41 anni. Infatti, parteciperà al prossimo campionato con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto, fin dagli inizi con la Minardi, con la piena consapevolezza di non poter essere competitivo quanto il top della concorrenza. Ciò nonostante, la stagione che è alle porte sarà determinante per raggiungere questo scopo durante i prossimi anni. Centrare l’obiettivo in cui crede molto l’ex Renault, McLaren e Ferrari. Al contrario, non avrebbe deciso di intraprendere questa sfida: “Non accetterei e non continuerei se non avessimo una possibilità, non so se ci sia l’1% o il 10% di chance, ma continuo solo perché crediamo di avercela. Nel 2023 penso che sarà irrealistico chiudere il gap che ha l’Aston Martin, ma dobbiamo mettere le basi di cui abbiamo bisogno per le auto future e lavorare meglio di chi ci circonda. Questo è un ambiente molto competitivo, quindi per diventare un campione è necessario offrire qualcosa di speciale. Sono pronto a fare qualcosa di speciale da parte mia, e mi aspetto lo stesso dalla squadra”.
Alonso crede di poter continuare a mostrare nel migliore dei modi il suo talento, nonostante la sua età e un ritiro dalla F1 che appare sempre meno lontano: “Credo di poter fare la differenza quando si tratta di momenti cruciali nelle gare, non è una questione di abilità di guida, credo che tutti abbiamo un grande talento nel guidare le auto veloci. È più una questione di testa e di controllo di alcune cose. Per il mio futuro, penso che valuterò anno per anno. Forse nel 2021 non ero al 100%. Se dovessi fare un paio di stagioni così, anche se mi vedessi bene da fuori ma non mi sentissi soddisfatto di me stesso, forse smetterei. Del 2022, ad esempio, mi sento molto orgoglioso. Continuerò a prescindere dai risultati del prossimo anno, perché so cosa posso dare alla squadra. Quindi, non so, sicuramente due o tre anni“.