In Alpine sono pronti a prendere decisioni drastiche dopo l'ultima estate da dimenticare.
Tutto è cominciato con la partenza di Fernando Alonso che invece di rinnovare (per un anno) ha firmato (per due) con l'Aston Martin. I francesi che però pensavano di aver pronto il piano B sono stati beffati due volte, con Oscar Piastri che dopo stagioni da panchinaro ha sbattuto la porta, avendo già pronto un sedile in McLaren.
Come se non bastasse, Alpine ha portato il tutto in tribunale, spendendo soldi ed energie. Due cose che non crescono sugli alberi. Così, in attesa che sia ufficiale almeno Gasly come nuovo compagno di Ocon, l'Academy è a rischio chiusura.
Lo ha ammesso l'amministratore delegato della Alpine Laurent Rossi raggiunto dalla testata The-Race.com. "Abbiamo preso la scottatura per tutti. Perché dovremmo continuare a investire in giovani piloti che poi vengono portati via da altri con il denaro risparmiato dal fatto che non hanno dei programmi destinati ai giovani?".
"Se offrissimo dei contratti più vincolanti forse non saremmo appetibili allo stesso modo per i giovani che al momento sono tantissimi nelle nostre fila. Il mercato è troppo fluido e disincentiva gli investimenti se poi possono avvenire situazioni come quella di Piastri”.
La Alpine ha addirittura dovuto pagare le spese legali relative alla vertenza Piastri portata appunto davanti al tribunale della FIA, che ha definito valido soltanto il contratto siglato dall’australiano con la McLaren il 4 luglio.