Voto 0 al marshall che ha steso Quartararo. Al campione del mondo si sono sommate in una gara sola tutte le sfighe che di solito capitano una stagione. Quello che è successo in pista lo sappiamo tutti, ma è quello che è successo fuori, dopo l'incidente con Marquez, che fa sorridere (per fortuna solo sorridere). Tornando nel box, con tanto di bruciature sul petto, Quartararo è salito in scooter con un marshall che, però, evidentemente s'è emozionato. Risultato? Sono caduti! Sia inteso: può succedere e nonè che stiamo lì a fare i bacchettoni, ma che cacchio! E' del mestiere questo?!
Voto 1 a Fabio Quartararo. No, la sua colpa non è quella di essere stato troppo vicino a Marc Marquez in quel maledetto primo giro, ma l'imperdonabilità di Quartararo sta nel non aver dato ascolto a mia nonna. Lei diceva sempre "se ti metti la canottiera ti sei già garantito la metà della salute". Ecco, non avesse indossato la tuta a pelle, probabilmente quelle bruciature sul petto sarebbero state meno dolorose. Si gioca, si scherza e il votaccio è mera ironia perchè è chiaro che a Aragon il francese è stato maledettamente sfortunato, ma forse una di colpa Quartararo ce l'ha davvero: non essere riuscito fino in fondo a imporsi con Yamaha e a far capire che se ogni volta si è costretti a partire dietro, poi nel mucchio può sempre succedere di tutto. Metti la canottiera!
Voto 2 ai soliti fenomeni dei social. Neanche tre secondi dopo l'incidente di Aragon provocato da Marc Marquez, sui social c'era già chi sentenziava che l'avesse fatto di proposito. Come se l'astinenza dell'otto volte campione del mondo non fosse dalle corse, ma dall'irrefrenabile esigenza di sbattere fuori pista qualcuno. La realtà, chiaramente, s'è rivelata diversa e quello che è successo veramente è stato ampiamente chiarito. I commenti e le sentenze, però, sono rimasti. Ma state bene? Davvero, c'è da chiedersi se state bene...
Voto 3 a Miguel Oliveira. Aragon è la pista perfetta per KTM e Brad Binder non s'è lasciato sfuggire l'occasione di giocarsela con i primi. Lui, il buon Miguel, invece, è stato protagonista della solita gara senza infamia e senza lode, come se ormai pensasse già solo all'Aprilia. Così no, dai!
Voto 4 a Jack Miller. Gli manca sempre qualcosa. Con questa classifica mondiale e con un Bastianini che intende fare l'aziendalista solo fino a un certo punto, un Jack Miller nel ruolo di guardia del corpo servirebbe a Pecco Bagnaia come il pane. Invece l'australiano, pur provandoci, non ci riesce e anche oggi, dopo aver subito il sorpasso da Bastianini, s'è praticamente spento. E ha lasciato che lo passasse anche Aleix Espargarò quasi senza lottare. Non sappiamo con certezza se sulla sua Desmosedici ci fosse qualche problema, ma serve uno che riesce a guardare le spalle al compagno di squadra dall'inizio alla fine e Jack non ce la fa. Bene, ma non benissimo!!
Voto 5 a Franco Morbidelli. Oh, ma che ca**o succede? Daje!!!
Voto 6 a Alex Rins. Il passo gara era quello dei migliori, invece s'è un po' perso. E' rimasto mezzo coinvolto nell'incidente di Nakagami e poi non è riuscito a risalire come invece avrebbe potuto. Ci sta e in questa stagione non è certo facile essere un pilota Suzuki. Alla fine ha fatto il suo e alla sufficienza ci arriva comunque sempre. Per questo ripetiamo il giudizio di Misano: impiegato modello!
Voto 7 a Marc Marquez. S'è presentato in questo fine settimana del suo ritorno mostrando fragilità e ammettendo di essere lontano dalla possibilità di lottare per il podio. In qualifica ha sfiorato l'ingresso nei 12 provando a succhiare la scia a Aleix Espargaro e in gara, a Aragon, è stato protagonista di una partenza da fenomeno vero. Da tredicesimo a sesto. Poi è successo quello che è successo. Forse è stato un po' irruento, ma esiste un pilota che non lo è? Bentornato Marc!
Voto 8 a Cal Crutchlow. E' stato fuori dalla bagarre per un bel po' di tempo, ormai collaudatore e pilota in pensione. Però appena è tornato s'è fatto subito sentire, sia con le sue uscite da mezzo matto, sia in pista, portando la Yamaha M1 del Team RNF dove è riuscito raramente a portarla anche Andrea Dovizioso. Inossidabile!!
Voto 9 a Enea Bastianini. Ne aveva di più e ha vinto. Ha avuto pure un gran bel coraggio perchè se qualcosa fosse andato storto sarebbe finito sulla graticola. Ha fatto quello che doveva fare, riuscendo pure a mettere a segno un sorpasso pulito e non particolarmente pericoloso per gli interessi della Ducati. La sua Desmosedici, che è la 2021 con aggiornamenti della 2022, è più veloce di quella di Pecco e a Aragon è stato un vantaggio non da poco che lui ha saputo sfruttare al meglio! D'altra parte se vinci quattro gare in una stagione in MotoGP di sicuro sei già tra i fenomeni del motorsport. Bravo, Bravo, Bravo!
Voto 10 a Pecco Bagnaia. E' vero, ha vinto Enea Bastianini. ma lui, Pecco, da perdere non aveva solo cinque punti, ma l'intera impresa che lo ha portato a recuperare 81 punti in 5 gare, riaprendo definitivamente i giochi per il titolo piloti. Mantenere la pazienza in quell'ultimo giro, avere la luciditàdi non mettersi a bagarrare rischiando di buttare tutto all'aria, merita quel punticino in più anche rispetto a chi ha vinto. Perchè è il segno che Pecco, adesso, ha anche la giusta maturità per andarselo a prendere quel sogno e regalarlo a tutti noi. La ciliegina, poi, l'ha messa a fine gara, quando tutti hanno provato a fargli mettere una parola fuori posto, cercando la polemica rispetto ai cinque punti che Bastianini gli ha negato, ma Pecco non c'è cascato neanche un po': "Enea ne aveva di più e ha vinto. E' stato bravissimo e lo sono stato anche io nell'accettare che oggi il massimo era quello che ho fatto". Chapeau!
Voto 10 e lode a Aleix Espargarò. Terzo dopo un fine settimana di sofferenza in cui ha anche distrutto due moto. Terzo e ancora in lotta per il mondiale dopo una carriera in cui l'unico a credere nel suo talento era lui stesso. Terzo e a soli 17 punti da Fabio Quartararo dopo un piccolo periodo di crisi della sua Aprilia in cui ha preso in mano le redini della situazione, mostrando che non c'è niente da scoraggiarsi. E che non c'è neanche niente da perdere. Nel box Aprilia parlano di Aleix come di un campione di umanità e generosità e finalmente chi è davvero Aleix Espargarò sta venendo fuori pure in pista, solo adesso che dei grandi vecchi della MotoGP è rimasto solo lui. Ci piace!