Quando va tutto male c’è sempre qualcosa che può andare peggio. E’ la vecchia massima del pessimismo cosmico, ma di questi tempi sembra aderentissima alla situazione che si sta vivendo in casa Honda. La moto non è competitiva, i piloti si infortunano di continuo e sono scontenti e, come se non bastasse, adesso ci si mettono di mezzo pure i social, che finiscono per rivelare quello che proprio non si dovrebbe rivelare.
Cosa è successo nello specifico? Niente di assurdo, ma qualcosa di sicuramente paradossale. Perché Stefan Bradl, il collaudatore della casa giapponese, ha pubblicato un video che racconta di un test privato fatto con la RC213V nei giorni scorsi. La moto che guida è diversissima, anche nelle forme, rispetto a quella portata fin qui in pista da Marc Marquez e Joan Mir, con appendici aerodinamiche più vistose e forme del tutto simili a quelle della Ducati Desmosedici e della KTM RC16. Nuove ali e accorgimenti che dovrebbero rendere la moto più guidabile e che dovrebbero, soprattutto, permetterle di soffrire molto meno le scie di quelli che la precedono. Quel video, però, è ora una sorta di vantaggio dato agli avversari, perché non è escluso che Stefan Bradl stesse provando la versione 2024 della RC213V, mostrando di fatto con diversi mesi di anticipo quali sono le misure a cui Honda è ricorsa per mettere di nuovo i suoi piloti nelle condizioni di vincere un titolo mondiale.
E’ anche possibile, tuttavia, che le novità provate nei test da Bradl riguardino la moto che Marquez e Mir guideranno già a Silverstone in questo fine settimana. A dire che qualche miglioramento potrebbe esserci, d’altra parte, è stato lo stesso Marc Marquez. “Non vedo l'ora di vedere le novità sulla mia moto – ha infatti scritto l’otto volte campione del mondo nel consueto comunicato stampa che precede un fine settimana di gara – Voglio capire il lavoro svolto durante la pausa dall’intero Team Repsol. Silverstone è un circuito dove ho fatto delle belle gare in passato. La cosa più importante è tornare in sella, lavorare di nuovo in modo nuovo e cercare di migliorare i risultati della prima metà dell'anno. Ci siamo goduti un'importante vacanza estiva, un'occasione per resettare e recuperare dopo un inizio d'anno impegnativo. Dal punto di vista fisico e mentale torno in pista riposato e pronto a lavorare".
Una pausa (forzata) che è stata ancora più lunga per il compagno di squadra di Marc Marquez, Joan Mir che, nonostante le voci di mercato secondo cui l’ex campione del mondo non vede l’ora di fuggire da Honda, si dice carico e pronto a mettersi al servizio del team: La nostra pausa è stata un po' più lunga – ha raccontato Mir, che nel frattempo è diventato anche papà del piccolo Joan - ma ora mi sono completamente ripreso dall'infortunio che ho subito al Mugello. Da qualche settimana sono tornato ad allenarmi e guidare normalmente diversi tipi di moto, quindi mi sento bene fisicamente. Il mio obiettivo ora è sfruttare al meglio ogni sessione e tornare alla mentalità della MotoGP e delle corse dopo tante settimane di assenza. Sarà bello ritrovarsi con tutti e tornate in sella alla Honda RC213V".