Da una parte quelli che lo hanno sempre difeso, sostenendo che è un pilota di grandissimo talento con l'unico limite di un carattere un po' particolare e poco diplomatico, dall'altra i suoi detrattori, convinti che sia un sopravvalutato che non ha saputo sfruttra le tante occasioni avute prima nel motomondiale e poi in Superbike. Alvaro Bautista è così, è uno che divide gli appassionati. Lo è da sempre, sin da quando, giovanissimo, muoveva i primi passi nelle categorie più piccole del mondiale e questa caratteristica sembra essere rimasta l'unica costante di tutta la sua carriera.
Bisogna anche dire che il pilota spagnolo non fa molto per evitare incomprensioni circa le sue dichiarazioni, come dimostra anche la recente intervista rilasciata a SpeedWeek in cui, di fatto, ha voluto analalizzare tutto ciò che è mancato alla sua Honda per fare davvero bene nel mondiale Superbike, senza dire molto su ciò che, invece, è mancato a lui per fare bene con la Honda.
In particolare, Bautista ha posto l'accento sulla necessità di lavorare di più e meglio in vista della stagione 2021,chiedendo un maggiore sforzo, anche economico ai dirigenti di HRC per poter colmare il gap della sua CBR Fireblade RR-R con Kawasaki e Ducati. Non ha chiesto test, che pure si faranno, ma sviluppo per risolvere definitivamente i problemi con cui ha dovuto fare i conti nel 2020. "L'inizio tardivo della stagione ci permetterà di testare di più e questo è molto buono per noi. Siamo HRC, spero che il budget non rappresenti un problema. Per noi, piuttosto, la domanda è più se abbiamo nuovo materiale. HRC vuole vincere, quindi devono spendere i soldi per farlo".
Parole che, manco a dirlo, hanno scatenato qualche polemica, soprattutto sui social nei vari gruppi di tifosi della Honda, e che stridono un po' se si prendono in esame i proclami fatti dallo stesso Bautista prima del mondiale 2020 e i risultati effettivamente ottenuti dopo l'ultima bandiera a scacchi dell'ultima gara, con un nono posto in classifica generale che, di fatto, è stato piuttosto deludente.
Colpa, secondo il pilota spagnolo, di un feeling mai trovato con la sua Honda: "Ho fatto i conti in ogni gara con lo stesso problema. Serve più grip sulla ruota posteriore, soprattutto all'ingresso di curva. Il bilanciamento dovrebbe essere distribuito in modo leggermente diverso. La parte anteriore della moto va bene in frenata, ma la ruota posteriore deve aiutare in curva. Ciò richiede più trazione. La velocità massima della moto è abbastanza buona, ma perdiamo un sacco di tempo a causa della mancanza di trazione. Abbiamo avuto questo problema dall'inizio della stagione, bisogna risolverlo".