Alvaro Bautista sarà in pista con l'ufficialissima Ducati Desmosedici GP23 nel Gran Premio della Malesia del prossimo 12 novembre. Una partecipazione speciale di Alvaro in MotoGP sul finire della stagione, magari con il Mondiale SBK già terminato, era nell'aria. Ora è ufficiale. Il 38enne di Talavera de la Reina non prende parte ad un weekend di gara del Motomondiale dal 2018, ultima stagione di Bautista come pilota titolare della top class prima di trasferirsi nel paddock delle derivate di serie. Proprio al 2018 risale l'unico precedente di Bautista in sella alla Ducati ufficiale: tra i curvoni di Phillip Island Alvaro sostituì l'infortunato Jorge Lorenzo sulla Rossa, sfiorando il podio dopo una gara sontuosa, in cui fu costantemente protagonista nel gruppo di testa.
Va sottolineato che l'ufficialità della wild card di Bautista a Sepang potrebbe rappresentare molto di più di un premio concesso da Borgo Panigale al pilota che negli ultimi due anni sta facendo volare la Ducati Panigale V4. Per Alvaro Bautista - campione del mondo 2022 della SBK e attualmente primo in classifica con 74 punti di vantaggio su Toprak Razgatlioglu - era già in programma un "test-regalo" con la Ducati MotoGP a fine giugno sull'asfalto di Misano. Test che lo spagnolo ha affrontato con grande entusiasmo e determinazione, offrendo a Gigi Dall'Igna e agli ingegneri della Casa bolognese prestazioni e dati al di sopra di qualsiasi aspettativa. Ducati, così, ha chiesto ad Alvaro di replicare la prova, mettendo sul piatto un'altra due giorni di test andata in scena la scorsa settimana, al termine della quale, nel paddock di Misano Adriatico, Bautista e Ducati devono essersi convinti che una wildcard nella MotoGP 2023 sarebbe stata più che opportuna. La scelta, poi, è ricaduta su Sepang, per motivi logistici ma anche strettamente tecnici. Il Gran Premio della Malesia, infatti, si configura come il primo appuntamento della MotoGP una volta che il Mondiale SBK sarà definitivamente concluso (l'ultima gara delle derivate di serie è in programma il 29 ottobre a Jerez). Sepang, inoltre, è un tracciato che potrebbe esaltare le caratteristiche di Alvaro Bautista. A spiegarlo nel dettaglio è Luca Salvadori, noto youtuber ma soprattutto pilota del Mondiale MotoE per il Team Prettl Pramac, che indirettamente è tornato su uno degli argomenti tecnici più gettonati della SBK: la richiesta da parte dei piloti più alti e pesanti (Petrucci, Redding) di introdurre un peso minimo moto-pilota (Bautista con i suoi 57 kg, secondo gli avversari, è troppo avvantaggiato nei rettilinei e in accelerazione). Di Salvadori, che in MotoE guida una Ducati, che è inserito nell'ambiente Pramac di Paolo Campinoti e che quindi è vicino anche al team ufficiale di Borgo Panigale, bisogna fidarsi. In particolare se si parla di peso, dati e telemetrie.
"Sono usciti dei dati molto interessanti dai test di Bautista a Misano - ha raccontato Luca sul suo canale YouTube - e quindi perché non pensare di inserire una wild card da qualche parte? Oltre alle innegabili qualità di guida di Bautista, sembra che abbiano colpito molto i dati di guadagno prestazionale grazie al peso e al suo fisico. Si parla di quattro decimi al giro guadagnati da Bautista sui rettilinei di Misano. Quando Alvaro guidava in MotoGP l'aerodinamica non era così evoluta come oggi, e avere un minimo di fisico ti permetteva di tenere a bada tutti i movimenti e l'impennamento della moto in accelerazione. Oggi quel lavoro è molto meno meno importante, la fatica in accelerazione è stata spostata dal pilota all'aerodinamica e all'elettronica. A Sepang ci sono due mega rettilinei e grandi accelerazioni. Si stima che a parità di mezzo Bautista, solo grazie al suo corpo minuto e al peso, possa guadagnare intorno agli otto decimi al giro sui suoi compagni di marca. So che vorreste sapere da dove arrivano questi dati, ma ovviamente non si può dire".