Uno parla poco, ma, quando lo fa, ci va giù pesante. L’altro, invece, parla spesso e i suoi toni non sono mai pacatissimi. Risultato? Fabio Quartararo e Aleix Espargarò hanno litigato! Sia inteso, niente che metta in discussione una amicizia che dura da anni e niente a che vedere con la crepa eterna che c’è, ad esempio, tra Marc Marquez e Valentino Rossi. Però il francese e lo spagnolo non se le sono mandate a dire e l’argomento, questa volta, è stato la sicurezza in pista.
Dopo l’incidente di Jorge Navarro in Australia, infatti, Quartararo ha pesantemente criticato le scelte della commissione sicurezza, sottolineando che la mancata esposizione delle bandiere rosse è stato un fatto gravissimo. “Non partecipo alle riunioni della commissione sicurezza, perché già in passato è stato dimostrato che i piloti non vengono ascoltati”. Parole, quelle di Quartararo, che hanno fatto arrabbiare e non poco Aleix Espargarò.
“Fabio non sta dando un buon esempio – ha tuonato il pilota dell’Aprilia – Non mi piace il suo comportamento e gliel’ho detto anche personalmente. Tra l’altro era anche il campione del mondo. Non ci si può lamentare dopo che si è scelto deliberatamente di non presentarsi agli incontri. Sono rimasto molto deluso quando ho visto quante defezioni ci fossero nella riunione della commissione di sicurezza in Malesia. Certo, la scelta di frequentare queste sessioni è libera e penso sia un errore renderla obbligatoria, perché tutti dovrebbero andare perché lo desiderano e perché ne sono consapevoli, sentendosi a proprio agio nell’esprimere le proprie opinioni. Se questa volontà manca, allora è meglio non venire. In quel caso, però, sicuramente si perde un’opportunità molto importante e poi bisogna tacere quando qualcosa non va come si vorrebbe”. Che Aleix Espargarò sia ormai da anni il “più sindacalista” dei piloti della MotoGP è cosa nota e già in passato aveva criticato anche Valentino Rossi per le stesse ragioni per cui oggi ha criticato Fabio Quartararo. Secondo lo spagnolo, infatti, è fondamentale che i piloti trovino una linea comune sui temi della sicurezza per poter realmente essere incisivi sui tavoli di chi prende le decisioni finali. “E’ vero che le criticità non sono mancate – ha concluso Espargarò - Però, la disponibilità dimostrataci è stata notevole e i miglioramenti tangibili. Del resto, è capitato non di rado che neanche tutti i piloti della commissione sicurezza avessero la medesima opinione rispetto ad un argomento particolare, per cui è generalmente difficile fare una sintesi nonostante si cerchi di agire nel migliore dei modi”.