Nel mondo del motorsport continua a far discutere il Gran Premio di Abu Dhani dello scorso 12 dicembre, teatro del concitato finale della stagione di Formula 1 a Yas Marina. L’ingresso della Safety Car a cinque giri dal termine per l’incidente di Nicholas Latifi e la ripartenza della gara, arrivata solo nel corso dell'ultimo giro, in tempo per la volata conclusiva che ha permesso a Max Verstappen di sorpassare Lewis Hamilton prima della bandiera a scacchi, sono momenti indelebili nella memoria di appassionati e addetti ai lavori.
Così, mentre nel paddock di Formula 1 si discute del possibile licenziamento del direttore di gara Michael Masi e della riorganizzazione della direzione di gara per il 2022, in molti tra atleti, piloti e fans, stanno esprimendo opinioni contrastanti su quanto successo in pista.
Tra queste anche la pilota Ana Carrasco, fresca di firma con il team KTM di Boé in Moto3: “Da spettatrice direi che è positivo che sia stato seguito il regolamento, ma da motociclista non lo comprendo perché noi, nel Motomondiale, non abbiamo nulla del genere. Niente di paragonabile alle regole della Formula 1”, ha affermato a SpeedWeek.
“Alla fine Verstappen è stato premiato, ha vinto lui, e va bene così. Tuttavia credo che i responsabili della Formula 1 debbano ripensare alle regole in generale”, ha concluso sposando il pensiero di chi assolve il direttore di gara Michael Masi sostenendo che invece i problemi siano a monte, da trovare e risolvere prima dell'inizio del nuovo campionato.