Dopo Misano era toccato a Joan Mir: riempito di insulti sui social per aver sorpassato Valentino Rossi nell’ultimo giro del GP di San Marino. Adesso, analoga sorte l’ha subita Danilo Petrucci, dopo l’episodio di sabato scorso in qualifica al GP di Aragon, quando ha ottenuto il passaggio in Q2 dopo aver sfruttato la scia del suo compagno di squadra, Andrea Dovizioso, che sta lottando per la vittoria del mondiale. Insulti che hanno riguardato Petrucci, ma anche alcuni suoi familiari. Ed è per questo che il ternano, oggi in conferenza stampa, come raccontato nel Live di Moto.it da Giovanni Zamagni, è apparso visibilmente contrariato davanti alle tante domande degli operatori dell’informazione, che chiedevano se avesse avuto o meno il chiarimento con Andra Dovizioso. Ma il chiarimento non c’è stato. E’ vero, i due hanno viaggiato in aereo insieme di ritorno da Aragon nella serata di domenica, ma l’aria era tesissima e non c’è stata neanche una mezza parola tra i compagni di squadra e, a questo punto, anche ex amici. Almeno questa è la versione ufficiale, con Petrucci che ha dovuto comunque azzardare una qualche risposta davanti all’insistenza e alla curiosità degli addetti ai lavori.
“Eravamo troppo stanchi per parlare – ha detto il pilota di Terni - La relazione tra me e Andrea è una cosa nostra: credo sia inutile discutere di un accadimento del passato, adesso guardiamo al futuro. Anche perché a conti fatti nessuno ha perso punti per quello. Non so se si sia rotto qualcosa con Andrea, non credo. E’ stato un insieme di tanti episodi, adesso è inutile rinvangare il passato: credo che nessuno abbia perso punti fondamentali. L’importante è fare meglio nei prossimi GP. Adesso siamo in una fase parecchio calda, non fa bene a nessuno pensare a quello che è successo sabato scorso. Non fa bene a me e ancora di meno fa bene ad Andrea”.
Sembra sincero, Petrucci, ma anche in difficoltà davanti ad un argomento che non avrebbe voluto trattare e che comunque gli ha provocato una sofferenza per i risvolti che ha avuto e per come è stato affrontato, soprattutto sui social network. In un mmento, in cui, tra l’altro, sta vivendo, esattamente come Andrea Dovizioso, da separato in casa all’interno del box Ducati.
“Sia Andre, sia io – ha proseguito il ternano – Dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo fare. Personalmente non credo che questo episodio mi possa condizionare: io, come sempre, cercherò di fare il massimo in ogni turno di prove e in gara, sono molto motivato per fare bene”. Poi volta pagina e indirizza la conversazione verso lidi meno scottanti e più calzanti rispetto al vero tema di giornata: il GP di Teruel. “Rispetto a settimana scorsa – conclude infatti Petrucci - dovremmo cambiare un po’ il modo di lavorare sulle gomme. Non siamo molto veloci quando fa freddo, ma nel pomeriggio possiamo essere più efficaci: sembra che la media non sia la gomma giusta per noi. Qui l’asfalto è un po’ vecchio e noi abbiamo sempre sofferto questa condizione. L’obiettivo è stare nei primi 10: settimana scorsa ci ero quasi riuscito. Qui ad Aragon userò un motore più fresco come ho fatto la scorsa settimana, perché c’è un lungo rettilineo e la performance del motore sarà più importante qui che a Valencia”.
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